Zelensky al World Economic Forum 2022
Durante la sessione di apertura dell’incontro annuale del World Economic Forum 2022 di Davos è intervenuto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento video da Kiev.
Con il suo incisivo discorso tenutosi lunedì, accompagnato dagli applausi dei partecipanti al summit, Zelensky ha ribadito come il mondo si trovi «in un momento di svolta, un momento in cui si decide se la forza bruta governerà il mondo»: se dovesse prevalere la violenza, «non ci sarebbe più bisogno di ulteriori incontri a Davos perché se è la forza bruta a comandare, allora i nostri pensieri non servono nemmeno. La forza bruta non cerca altro che la sottomissione di coloro che vuole sottomettere. E non discute, ma uccide nell’immediato. Come la Russia si sta comportando in Ucraina proprio ora, mentre stiamo parlando, in questo preciso istante» dichiara il Presidente.
La lezione da trarre dall'invasione russa dell'Ucraina è, dunque, che la comunità globale deve agire in modo preventivo anziché reattivo, se vuole dissuadere futuri atti di aggressione internazionale.
Ha raccontato, commuovendosi, della distruzione subita dal suo Paese: «invece di città pacifiche e di successo, ci sono solo rovine nere. Al posto del normale commercio, un mare pieno di mine e porti bloccati. Invece del turismo, cieli chiusi e migliaia di bombe e missili da crociera russi».
Ciò, ha avvertito, «è l'aspetto del mondo se questo momento di svolta non avrà una risposta adeguata da parte dell'intera umanità».
«L'Ucraina – ha continuato il Presidente – è grata per il sostegno offerto da molti Paesi del mondo e per le centinaia di milioni di cittadini dei Paesi democratici che stanno facendo pressione sui governi e sulle aziende per assicurarsi che limitino o frenino le loro relazioni con lo Stato aggressore della Russia».
Zelensky ha rinnovato la richiesta di inasprire le sanzioni contro la Russia, in modo tale che «la nazione russa e ogni altro potenziale aggressore che voglia intraprendere una guerra brutale contro il suo vicino conoscano chiaramente le conseguenze immediate delle loro azioni. Questo dovrebbe essere un precedente per la pressione sanzionatoria che funzionerà in modo convincente nei decenni a venire».
In un appello diretto agli imprenditori internazionali presenti alla conferenza, ha aggiunto: «è necessario il ritiro completo di tutte le aziende dal mercato russo, in modo che i vostri marchi non siano associati ai crimini di guerra. Ogni azienda potrebbe continuare a operare in Ucraina e avere accesso non solo al nostro mercato di 40 milioni di consumatori, ma anche al mercato comune dell'Europa».
Si è toccato successivamente il tema della ricostruzione dell’Ucraina: il Presidente ucraino ha invitato i delegati presenti a partecipare alla ricostruzione del Paese, dalle città alle industrie.
Per raggiungere tale obiettivo, l'Ucraina ha organizzato un modello speciale di ricostruzione storicamente rilevante, in cui i Paesi/le città/le aziende partner avranno l'opportunità di assumere il patrocinio di una particolare regione, città, comunità o di un'industria.
Paesi come il Regno Unito e la Danimarca, così come l'UE, hanno già selezionato un'area specifica per il patrocinio e la ricostruzione, e ha esortato altri Stati a seguirne l'esempio. Se seguissero questa strada, «la ricostruzione postbellica dell'Ucraina – il più grande progetto di questo tipo in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale – potrebbe essere veloce, efficiente e di alta qualità».
Inoltre, si è istituito un fondo chiamato United 24, destinato a raccogliere donazioni per la difesa e lo sminamento, l'assistenza medica e la ricostruzione; tuttavia, non sarà l’Ucraina l'unico beneficiario del fondo: Zelensky ha proposto di creare un nuovo forum globale che possa, entro 24 ore, fornire un’assistenza tempestiva a qualsiasi Paese che abbia subito o affrontato un attacco militare, una calamità naturale o una pandemia, in nome della sicurezza globale.
Torino, 24 maggio 2022
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