Il progetto europeo di ricostruzione dell’Ucraina

Il progetto europeo di ricostruzione dell’Ucraina

La Commissione europea afferma che il governo ucraino dovrà contrarre prestiti per affrontare la ricostruzione del Paese devastato dalla guerra.

Le sovvenzioni a fondo perduto degli Stati membri dell'UE fornirebbero un'altra tranche di fondi necessari per l'edificazione di case, scuole, strade, ferrovie, aeroporti e ponti distrutti. 

L'Ucraina potrebbe ricevere prestiti, sovvenzioni ed eventualmente i proventi derivanti dalle proprietà di oligarchi russi sequestrate per contribuire a pagare gli elevati costi della ricostruzione del Paese dopo la rovinosa invasione a opera del Cremlino.

Inoltre, il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel propone di valutare la fattibilità dell’impiego dei beni sequestrati a russi e bielorussi sottoposti a sanzioni: «Sono assolutamente convinto che sia estremamente importante non solo congelare i beni, ma anche renderli confiscabili e disponibili per la ricostruzione del Paese» ha dichiarato all'agenzia di stampa ucraina Interfax.

L'intero progetto è inserito all’interno del piano di soccorso e ricostruzione dell'Ucraina che, secondo quanto riportato dal Guardian, la Commissione dovrebbe pubblicare mercoledì 18 maggio.

Le cifre non sono ancora state definite all’interno del documento, in attesa di ulteriori discussioni e confronti a Bruxelles.

Secondo le informazioni trapelate dal documento europeo, l'Ucraina avrà bisogno di un rilevante aiuto finanziario a breve termine per sostenere i servizi di base, fornire aiuti umanitari e riparare le infrastrutture essenziali. Per far fronte a tutto ciò, la Commissione propone prestiti a bassi tassi di interesse con scadenze di rimborso a lungo termine.

Il Ministro degli Affari Esteri ucraino Dmytro Kuleba è in visita a Bruxelles per promuovere il sesto ciclo di sanzioni europee, le forniture di armi e la concessione all'Ucraina dello status di candidato all'adesione all'UE.

«A seguito dell'iniziativa del Presidente Zelensky, ho incontrato il Commissario Paolo Gentiloni – dichiara il Ministro ucraino – e ho invitato l'Unione Europea a prendere l'iniziativa per la ricostruzione di una delle regioni dell'Ucraina deturpata dalla guerra, il sostegno della sua ripresa economica e la sua integrazione nel mercato unico europeo».

Anche i legislatori del Regno Unito e degli Stati Uniti hanno proposto di confiscare le proprietà russe per aiutare la ricostruzione dell'Ucraina e alleviare la situazione dei rifugiati del Paese.

Ad aprile, il Presidente americano Joe Biden ha proposto un programma di aiuti per l'Ucraina di 33 miliardi di dollari, che comprende oltre 20 miliardi di dollari di spese militari.

L'UE ha fornito 4,1 miliardi di euro in prestiti d'emergenza e aiuti umanitari dall'inizio dell'invasione russa e ha accettato di finanziare armi e altra assistenza militare non letale per 1,5 miliardi di euro.

Se tale proposta venisse approvata, sarebbe solo la seconda volta nella storia europea che l'Unione contrae un prestito nel suo complesso anziché come singoli Stati membri, dopo aver pianificato e finanziato il piano di ripresa Covid da 750 miliardi di euro nel 2020.

Torino, 17 maggio 2022

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