UE: beni russi congelati per finanziare l’Ucraina
L'Ucraina potrebbe beneficiare di interessi annuali fino a 15 miliardi di euro derivanti dai rendimenti finanziari dei beni russi attualmente congelati, se l’Unione Europea dovesse esprimersi in questo verso. È quanto sostenuto dal Primo Ministro polacco Donald Tusk nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Bruxelles in cui ha dichiarato che, durante le trattative relative al nuovo pacchetto di sanzioni dell'Unione Europea nei confronti della Russia, la Polonia proporrà di includere un ampio elenco di misure sanzionatorie e di sostenere la possibilità per l'Ucraina di sfruttare i beni russi congelati.
Il Primo Ministro ha sottolineato che, in caso di un accordo chiaro a favore dell'Ucraina, potrebbero essere trasferiti annualmente fino a 15 miliardi di euro provenienti dai rendimenti finanziari dei suddetti beni. Tusk si è espresso con ottimismo riguardo alla possibilità di giungere a una soluzione in proposito, soprattutto dopo aver discusso con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ha espresso la speranza che si possa trovare una soluzione senza la necessità di un ampio dibattito o di un voto da parte dei 27 Paesi membri. Tusk ha assicurato che si cercherà un approccio per consentire all'Ucraina di beneficiare parzialmente di tali fondi.
Inoltre, Varsavia ha avanzato alcune richieste specifiche, tra cui il divieto di esportazione di combustibile nucleare proveniente dalla Russia. Tuttavia, Tusk ha riconosciuto le complessità associate all'attuazione di tali sanzioni, considerando che diversi Stati Membri attualmente dipendono dall'approvvigionamento di combustibile nucleare russo.
Torino, 5 febbraio 2024
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