La tensione Mosca-Kiev si stabilizza
La situazione di tensione creatasi nelle ultime due settimane tra Mosca e Kiev sembra essersi stabilizzata, a seguito dell’annuncio del Ministro della difesa russo Serghej Shojgu di ritirare le truppe dal confine ucraino.
Unitamente all’annuncio di Shojgu, Putin ha deciso di invitare il presidente ucraino a Mosca, per discutere dello sviluppo delle relazioni bilaterali tra i due Paesi ma specificando che non ha intenzione di parlare del Donbass, ritenuto un problema interno del governo di Kiev. Il presidente russo ha anche invitato Zelensky ad incontrare le leadership delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.
A sua volta Zelensky ha dichiarato che la smobilitazione delle truppe implica una significativa riduzione della tensione sia interna che internazionale. Infatti all’arrivo dell’esercito in territorio crimeo diversi leader europei sono intervenuti per richiederne il ritiro, dalla dichiarazione congiunta del G7 a Macron e Merkel, del cosiddetto “Formato Normandia”, che hanno invocato il ripiegamento in ottica di una de-escalation.
Non è tardato il commento sui canali social ufficiali di Zelensky. Per il Presidente la smobilitazione delle truppe russe implica una riduzione della tensione tra i due Paesi ma afferma che Kiev rimane vigile. Viene inoltre affermato che l’Ucraina accoglie con favore qualsiasi passo per ridurre le tensione nel Donbass e ridurre definitivamente la presenza militare in quella zona in quanto il Paese vuole la pace.
Sembra quindi che la situazione di tensione tra Mosca e Kiev si sia stabilizzata, rimane ancora da vedere quali saranno le ripercussioni create dalla chiusura russa delle acque territoriali nello stretto di Kerc, che connette il Mar Nero e il Mar D’Azov, di fondamentale importanza per le attivitià di export di grano e acciaio ucraino.