Donbass: dimostrazione di forza russa o scontro imminente?
L’ampio accumulo di forze militari russe su i confini dell’Ucraina e nella Crimea fanno ipotizzare a uno scontro imminente nonostante potrebbe rivelarsi l’ennesima dimostrazione di forza da parte del Cremlino.
Sono passati sette anni dall’inizio dei primi scontri nella parte est del paese. Sembrava che la fase calda del contrasto fosse superata, ma l’intensificazione dell’attività militare su entrambi i lati della linea di demarcazione non fanno ben sperare. Dopo una fase di “tranquillità”, coincidente con l’elezione di Volodymyr Zelensky e le (poche) concessioni da parte della Russia come il completo cessate il fuoco, in cui il paese confidava molto, la situazione è tornata ad essere la stessa di quando tutto è iniziato.
Il Cremlino porta avanti la sua tattica spregiudicata: vuole dimostrare la sua forza all’Ucraina e al resto del mondo. Le nuove dinamiche internazionali non piacciono a Mosca, a partire dall’amicizia sempre più stretta fra Kiev e Washington. Da sempre, Biden ha sostenuto il percorso di integrazione ucraino in occidente e la sua volontà di entrare all’interno dell’Unione europea e nell’Alleanza atlantica. Non a caso, negli anni in cui il neo eletto presidente era il vice di Barack Obama, e si occupava della questione Ucraina-Russia, è avvenuto lo strappo definitivo tra Mosca e Washington.
“Noi, ministri degli esteri del G7 e l’Alto Rappresentante dell’Unione europea, siamo profondamente preoccupati. Questi movimenti di truppe su larga scala, senza preavviso, rappresentano attività minacciose e destabilizzanti. Chiediamo alla Russia di cessare le sue provocazioni e di allentare immediatamente le tensioni in linea con i suoi obblighi internazionali. In particolare, chiediamo alla Russia di sostenere i principi e gli impegni dell'OSCE che ha sottoscritto sulla trasparenza dei movimenti militari e di rispondere alla procedura stabilita nel Capitolo III del Documento di Vienna”
Mentre la diplomazia internazionale ricorda i doveri alla Russia e sostiene l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, quest’ultima prosegue con la sua dimostrazione di forza, che non si trasformerà in uno scontro imminente.