Insieme per affrontare la crisi alimentare
Il Capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina Andriy Yermak ha rivolto un appello ai ministri degli Esteri degli Stati membri del Consiglio di cooperazione degli Stati del Golfo Persico affinché sostengano l'Ucraina nella lotta contro l'aggressione russa e contribuiscano a risolvere la crisi energetica e alimentare globale causata dalla guerra.
Il Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) è un'organizzazione regionale che comprende sei Paesi arabi: Bahrein, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Oman e Arabia Saudita.
«Ci auguriamo che i Paesi del Golfo svolgano un ruolo attivo nella risoluzione dell'attuale crisi alimentare ed energetica globale, che la Russia sta utilizzando come strumento di guerra e di pressione sulla comunità internazionale. – ha dichiarato Yermak – Questa è un'opportunità per gli Stati del Golfo di aiutare l'Occidente a superare la sua dipendenza energetica dalla Russia. Anche l'Ucraina è interessata a soluzioni efficaci e a lungo termine in questo settore».
A tal proposito, Yermak ha suggerito diverse iniziative volte a sviluppare la cooperazione su questi temi: ha proposto «l'istituzione di uno speciale Consiglio consultivo sotto gli auspici del Capo dell'Ufficio del Presidente e del Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina per la regione. Questo Consiglio potrebbe essere un forum utile per discutere di tematiche urgenti come l'approvvigionamento di cereali, la sicurezza energetica e questioni che concernano gli interessi del Consiglio di cooperazione del Golfo e dei suoi alleati».
Entro una o due settimane, dunque, potrebbe essere concordata la candidatura di un rappresentante speciale per discutere le questioni organizzative, in particolare il mandato del Consiglio, e potrebbe essere creato il suo segretariato.
Ha inoltre invitato i Paesi del Golfo ad unirsi alla pressione delle sanzioni internazionali sulla Federazione Russa: «l'applicazione di sanzioni economiche internazionali è assolutamente necessaria. La Russia, in qualità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sta bloccando tutte le decisioni legalmente vincolanti, nonostante l'unanime condanna internazionale della sua invasione illegale. La pressione economica deve privare la Russia delle risorse finanziarie, tecniche e tecnologiche per condurre questa guerra e le successive guerre aggressive».
«Gli obiettivi del nostro Piano d'azione per le sanzioni includono il divieto totale di esportazione dell'energia russa, l'espansione delle sanzioni contro i settori finanziari di Russia e Bielorussia, il rafforzamento delle sanzioni sui trasporti e sulle assicurazioni, l'espansione e il rafforzamento degli embarghi commerciali e delle sanzioni personali. Chiediamo al Consiglio di Cooperazione del Golfo di aderire al regime di sanzioni contro la Federazione Russa e di non assistere in alcun modo la Russia e alcuni membri delle sue autorità nell'eludere le restrizioni esistenti», ha continuato ad esortare Yermak.
Ha sottolineato anche il desiderio ucraino di essere più aperta e comprensibile al mondo arabo, dichiarando il Paese pronto a facilitare l'apertura di uffici di società televisive statali arabe in Ucraina.
«Forniremo loro un adeguato livello di sicurezza. A nostro avviso, l'Europa è troppo egocentrica, quindi l'Ucraina propone al mondo arabo di lavorare insieme per espandere i propri orizzonti. In particolare, attraverso gli strumenti forniti dalla televisione», precisa il Capo dell'Ufficio del Presidente.
Un'altra proposta riguarda le finanze: l'Ucraina si sta preparando a lanciare il Fondo sovrano nazionale, con industria agricola e banche della terra come asset principali, e offre occasioni di investimento e cooperazione in questo e in altri settori.
Ha concluso il suo discorso riferendo all’Ucraina come il più grande cantiere di opportunità al mondo: «grazie alla determinazione della nazione ucraina, alle capacità militari e all'assistenza dei Paesi amici, l'Ucraina vincerà sicuramente. L'Ucrainasi svilupperà rapidamente: pensate, dunque, ai vostri interessi economici. Dopo la vittoria, l'Ucraina diventerà il più grande cantiere del mondo. E vi chiediamo di partecipare a questo processo. Sono certo che non solo continueremo i nostri progetti comuni, ma amplieremo il più possibile la nostra cooperazione. Anche nel campo dell'agricoltura, dei trasporti, del turismo, della difesa, dell'informatica: vi invitiamo a partecipare a progetti infrastrutturali, di trasporto e umanitari su larga scala che influenzeranno il futuro dell'intero continente. Insieme, possiamo trovare il modo di prevenire la catastrofe umanitaria che può essere causata dalla crisi alimentare».
Torino, 3 giugno 2022
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