In Ucraina le imprese si riprendono dalla crisi economica e pandemica
Secondo lo studio presentato dalla Camera di Commercio Americana in Ucraina, il 62% delle imprese associate raggiungerà gli obiettivi finanziari pianificati entro la fine del 2021. Tra i 100 CEOs e top manager intervistati, solo il 10% ha dichiarato di non essere in grado di raggiungere il target fissato a fronte del 28% che afferma risultati superiori alle aspettative. Inoltre, più della metà delle imprese (59%) vedrà aumentare le proprie entrate mentre solo il 5% ne prevede una diminuzione.
Rispetto alla questione organico, anche in questo caso le aspettative sono positive: il 42% prevede di aumentare il numero dei dipendenti con un incremento degli investimenti per il 35% degli intervistati. La comparazione tra le entrate, il numero dei dipendenti e degli investimenti tra il 2021 e il 2020, conferma i segnali positivi. Quasi la metà delle imprese (46%) ha aumentato i propri dipendenti mentre il 37% gli investimenti e la maggior parte (65%) le proprie entrate.
Per quanto riguarda le modalità di lavoro, più dei due terzi delle imprese ha dichiarato di attuare una modalità mista tra ufficio e remoto (74%); il 17% ha dichiarato che tutti i lavoratori sono tornati in ufficio mentre nel 9% dei casi si continua a lavorare da remoto. Tra il 20-50% in media dei lavoratori delle imprese hanno contratto il COVID-19 mentre tra il 40-70% sono stati vaccinati.
Gli intervistati hanno affermato che i principali ostacoli al business e a futuri investimenti sono principalmente dati dal sistema giustizia e dalla necessità di garantire politiche fiscali trasparenti. Le principali preoccupazioni, invece, riguardano l’eventualità di un nuovo lockdown e l’incertezza geopolitica.
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