Fragole: import in potenziale crescita

Fragole: import in potenziale crescita

L’Ucraina produce grandi quantità di fragole in alta stagione ma le piccole quantità in bassa stagione incentivano le importazioni

Nonostante il ritardo dovuto alle basse temperature che si sono prolungate rispetto alla media stagionale, anche quest’anno è arrivata in Ucraina la stagione delle fragole, registrando un alto export e un import in potenziale crescita.

L'Ucraina ogni anno produce circa 55-60 mila tonnellate di fragole. Circa l'88% del totale vengono prodotte dalle famiglie a livello domestico e soltanto una parte viene venduta sui mercati. Di conseguenza, solo il 12% della produzione totale arriva dalle imprese.

La produzione di fragole della scorsa stagione è stata ridotta a causa delle gelate ma viste le temperature di quest’anno è prevista una maggiore offerta.

In Ucraina, il mercato delle fragole prevede sia importazioni che esportazioni, a seconda della stagionalità. Al momento la percentuale di export è maggiore dell’import, il quale si rivela in potenziale crescita. Nel 2020, sono state esportate 2,7mila tonnellate di fragole, mentre ne sono state importate meno della metà. I principali acquirenti di fragole ucraine sono stati i paesi europei.

Nel 2019, invece, la differenza tra import ed export era ancora maggiore: ciò conferma che l’import di fragole è in crescita. Infatti, dato che le produzioni sono per lo più familiari e i grossi produttori sono in numero ridotto, in bassa stagione si hanno bassi livelli di produzione e aumentano le importazioni.

Esportare fragole italiane in Ucraina durante la bassa stagione potrebbe essere un’occasione molto proficua per i produttori italiani, soprattutto perché la fragola è un frutto molto apprezzato dalla popolazione ucraina, la quale si rivela propensa all’importazione del frutto.

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