Zazo: ho intenzione di rimanere a Kiev
Aggiornamento 1/03/2022
In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell’Ambasciata d’Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev.“Ho intenzione di restare qui a Kiev fino all’ultimo, fino a quando sarà possibile. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei tanti connazionali che ci stanno chiedendo aiuto”, restare rappresenta anche “una manifestazione di attenzione nei confronti del governo ucraino in carica, che sta affrontando davvero una situazione straordinaria”.
Nel trasferimento dell'Ambasciata d'Italia da Kiev a Leopoli ancora in corso - a quanto si apprende dall'ANSA - l'ambasciatore Zazo è riuscito a portare in salvo anche circa 20 minori, tra questi 6 neonati, che aveva accolto in ambasciata in questi giorni perché privi di un posto sicuro dove stare.
Zazo: ho intenzione di rimanere a Kiev
Con queste parole, l’Ambasciatore d’Italia a Kiev, Pier Francesco Zazo ha comunicato la sua decisione di restare nella capitale. In queste ore il diplomatico è impegnato nell’evacuare i connazionali, italiani che hanno scelto l’Ucraina come città d’adozione, circa duemila in tutto il territorio secondo i dati ufficiali del Ministero degli Affari Esteri.
L’Ambasciata lavora senza sosta e nella residenza di Zazo sono presenti un centinaio di nostri connazionali, accolti e messi al sicuro. Durante una delle informative urgenti alla Camera sulla crisi in Ucraina, anche il premier Draghi ha rivolto un pensiero al diplomatico: "Voglio ringraziare l'Ambasciatore Pier Francesco Zazo e tutto il personale dell'Ambasciata per la professionalità, la dedizione, il coraggio che stanno dimostrando in queste ore.”
Anche la Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina rivolge un sincero ringraziamento all’Ambasciatore, un vero civil servant italiano.
L’Ambasciata d’Italia a Kiev è operativa e raggiungibile al numero di emergenza: +380 50 310 2111; +380 91 617 49 63. L'Unità di Crisi è raggiungibile al numero +390636225.
Torino, 1 marzo 2022
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