Visita del Presidente del Consiglio Europeo Tusk in Ucraina
Si è svolta in questi giorni la visita del Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk in Ucraina, dove si è incontrato con i leader del Paese e con il Parlamento, ed ha ripetutamente avuto parole positive per l’Ucraina e per i risultati del suo governo.
Con il Primo Ministro Groysman si è discusso di sicurezza informatica, tema piuttosto caro al paese, essendo stata la prima e per ora unica vittima di un attacco informatico sulla propria rete elettrica; è stata inoltre segnalata la necessità di velocizzare certe riforme (come la creazione di un’Alta Corte Anticorruzione, e dell’implementazione delle misure previste dall’Accordo di Associazione tra Ucraina ed UE) e di adottare difese contro potenziali ingerenze nelle elezioni di marzo.
In una seduta speciale della Verkhovna Rada ha ricordato come gli eventi del 2014 abbiano messo in moto un processo irreversibile, avvalorato dalle somiglianze di valori tra Ucraina ed UE; ha messo in guardia dal populismo, dichiarando come “le tentazioni del populismo radicale derivino da complessi e debolezze, e gli Ucraini abbiano tutti i motivi di sentirsi orgogliosi e forti”. Ha evocato e parafrasato il discorso di Papa Giovanni Paolo II per l’ingresso della Polonia nell’Europa: “non ci può essere un’Europa giusta senza l’Ucraina indipendente segnata sulla carta, non ci può essere un’Europa sicura senza un’Ucraina sicura”. Va notato come abbia pronunciato il suo discorso interamente in lingua ucraina.
Possiamo quindi parlare di una visita di successo, che si spera sia determinante per il raggiungimento degli obiettivi di Europeizzazione dell’Ucraina e l’acquisto per l’Europa di un partner con molto da offrire e da imparare. In foto il Presidente Tusk durante la seduta della Rada.