Verso l’eliminazione del visto per affari
Si apre una nuova epoca per gli scambi commerciali tra Ucraina e UE grazie agli accordi che permetteranno l’eliminazione del visto
Nel mese di maggio è stata completata la prima valutazione preliminare per il recepimento dei regolamenti dell’Unione europea. Si compie così un nuovo passo verso l’eliminazione del visto per affari.
Grazie alla conformità del quadro normativo dell’Ucraina con quello dell’UE, per la prima volta dall’indipendenza ucraina, ci si muove con concretezza verso l’eliminazione del visto per affari.
Il ministro dello Sviluppo economico, del commercio e dell'agricoltura dell'Ucraina Ihor Petrashko ha annunciato che si è svolta per la prima volta in molti anni una valutazione completa dei documenti necessari per la conclusione dell’accordo.
Nella valutazione dei regolamenti non sono stati tralasciati aspetti riguardanti l’etichettatura ecologica e la progettazione ecocompatibile. Al momento sono in corso i lavori su altri documenti.
Gli esperti hanno inoltre individuato una serie di questioni che devono essere risolte in preparazione alla conclusione dell'accordo. Nelle prossime settimane inizierà un verifica completa del lavoro di tutte le istituzioni nel campo della regolamentazione tecnica.
Come riportato da Ukrinform, il 17 febbraio il Primo Ministro Denis Shmygal aveva dichiarato che l'Ucraina spera di firmare con l’UE entro quest’anno tale accordo, che offrirà ampie opportunità alle piccole e medie imprese.
Alla fine di ottobre dello scorso anno, è stata avviata una missione di valutazione preliminare dell'UE sulla disponibilità delle infrastrutture di qualità dell'Ucraina per la conclusione dell'Accordo sulla valutazione della conformità e l'accettazione dei beni industriali (Accordo ACAA, "esenzione dal visto di affari").
Il governo ucraino ha affermato che l'ACAA potrebbe favorire i rapporti commerciali tra l’Ucraina ed i paesi UE – come l’Italia - anche di prodotti di ingegneria, migliorando l'immagine dei prodotti ucraini nei mercati globali e rappresentando una nuova opportunità per gli investitori europei.
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