Stato d'emergenza fino al 15 ottobre, via libera dal Senato
Il virus circola ancora, il Comitato tecnico scientifico ha segnalato che "sebbene la curva di contagi e l'impatto sul Ssn si siano notevolmente ridotti, i numeri registrati dicono che il virus continua a circolare nel Paese. La situazione internazionale resta preoccupante e ciò che accade nei Paesi vicini necessita di un'attenta vigilanza. Il capo del governo ha sottolineato come l'emergenza coronavirus abbia "i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti".
La maggioranza impegna il Governo "a definire come termine ultimo per lo stato di emergenza nazionale il 15 ottobre 2020" e a "definire, altresì, con norma primaria le eventuali misure di limitazione di libertà fondamentali". Lo si legge nel testo della risoluzione di maggioranza depositata in Senato dopo le comunicazioni del premier Conte. Il riferimento a norme primarie indica dunque la necessità di intervenire con decreti legge, non Dpcm, per eventuali nuove limitazioni anti-contagio. Alla fine, la risoluzione di maggioranza passa in Senato con 157 voti favorevoli e 125 contrari.
Diverso sarà mercoledì; Conte chiederà l'autorizzazione alle Camere per un nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi e per ottenerla servirà la maggioranza assoluta, dovendo raggiungere a palazzo Madama quota 161 consensi.