Si dimette il Ministro dell'Economia
Il Ministro dell'economia ucraina, entrato nel ruolo a febbraio con l'elezione del Primo Ministro Yatseniuk, ha annunciato le sue dimissioni giovedi dopo i conflitti all'interno del governo sulla gestione della difficile situazione economica nazionale.
Pavlo Sheremeta, ha cosi' scritto sul suo profilo di Facebook: "Invece di continuare a combattere il sistema di ieri, ho deciso di concentrarmi sul lavoro con la gente di domani".Le sue dimissioni per entrare in vigore devono essere accettate dal presidente Petro Poroshenko.
Politicamente inesperto Sheremeta, 43 anni, è stato nominato il 27 febbraio come ministro dell'economia nel governo del primo ministro Arseniy Yatsenyuk, giorni dopo che l'ex leader di Viktor Yanukovich era stato rovesciato.I due politici si sono scontrati con la lentezza delle riforme economiche necessarie per lanciare l'economia in stallo dell'Ucraina. Ed ora sono indicati tra i capi espiatori politici della delicata situazione economica.
Gli aspri combattimenti nell'est, il cuore industriale dell' Ucraina, hanno fiaccato la già debole crescita e causato la caduta della moneta nazionale che ha toccato il minimo storico contro il dollaro.L'Ucraina è inoltre in recessione da più di due anni.
Il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che l'economia dell'Ucraina potrebbe ridursi del 6,5 % quest'anno, e ha gia' accettato di fornire 17 miliardi dollari di aiuti in più rate per aiutare Kiev a superare la crisi.
Sheremeta, economista di formazione occidentale, era stato oggetto di critiche dai suoi colleghi proprio sul ritmo delle riforme economiche necessarie per ricevere un nuovo prestito di 1,4 miliardi dollari dal FMI, linfa vitale per le casse ucraine.
Infatti al momento, secondo gli analisti, data la prospettiva instabile per le finanze pubbliche, ci sono crescenti preoccupazioni che il FMI possa limitare i prestiti.Sheremeta, sentendosi delegittimato, si era detto inoltre scontento che il gabinetto di Kiev aveva nominato un rappresentante commerciale in vista dei colloqui chiave la prossima settimana con l'unione doganale Russa ed i funzionari dell'UE senza consultarlo.