Sanzioni: la Russia blocca i prodotti ucraini

Sanzioni: la Russia blocca i prodotti ucraini

Vietata la vendita in Russia dei prodotti a base di succo di frutta ucraini destinati ai bambini. Prodotti mai sottoposti a registrazione statale per il rispetto dei regolamenti tecnici dell'Unione doganale partecipata da alcuni ex stati sovietici, ma non dall’Ucraina. Nonostante le speranze in tal senso di Putin.Queste le motivazioni con cui ieri e’ stata vietata la vendita di tali prodotti in Russia. Il servizio russo di difesa dei consumatori ha confermato tale sospensione dell’importazione “per tutelare i diritti dei consumatori”.Questo l’ultimo divieto di commercio che Mosca ha annunciato dopo aver subito le nuove sanzioni occidentali per l’evolversi della situazione ucraina.

Appena il giorno prima, Alexander Isayev, capo dell’ ispezione fitosanitaria del Servizio Agricolo russo, aveva annunciato un altro importante bando, quello di soia, girasole e mais  ucraini. In attesa del prossimo che coinvolgera’ le  cipolle. “In diverse occasioni abbiamo espresso la nostra preoccupazione per la contaminazione dei prodotti con i semi di piante in quarantena. Abbiamo avvertito i nostri colleghi ucraini sulle eventuali restrizioni all'importazione a causa di questa contaminazione. Abbiamo proposto di discutere la situazione al telefono, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte dei nostri colleghi ucraini", ha detto Isayev.

Il divieto e’ quindi giustificato come risultato di numerose violazioni di norme fitosanitarie russe, soprattutto dalla contaminazione delle merci importate con  semi di piante in quarantena.

Ma non solo l’Ucraina e’ coinvolta da questa “guerra” commerciale. Infatti e’ sempre di ieri la notizia del divieto di importazioni di frutta e verdura dalla Polonia per quello che Varsavia ha definito una rappresaglia per le sanzioni.