Rivoluzione digitale ucraina
Due anni fa iniziava la rivoluzione digitale ucraina con la nascita del Ministero della Trasformazione Digitale.
Il Ministero della Trasformazione Digitale nasceva nel 2019, con a capo il vice primo ministro Mykhailo Fedorov, e con l’obiettivo rendere i servizi statali facilmente accessibili a tutti i cittadini ucraini. Due anni fa, l’interazione con le autorità sembrava impossibile, e a distanza di due anni non si può definire ancora conclusa la rivoluzione digitale ucraina ma i passi avanti fatti negli ultimi 24 mesi non sono stati pochi.
Il Ministero ha sviluppato e lanciato nel paese l’applicazione Diia, strumento per fare interagire cittadini e imprese con lo Stato. Oggi gli utenti Diia sono undici milioni e hanno accesso a undici documenti in formato completamente digitale, tra cui la patente di guida, e a dodici servizi, che si aggiungo ad altri settanta utilizzabili attraverso il portale web. La rivoluzione digitale ha coinvolto anche le imprese ucraine: 370mila persone hanno avviato la loro attività tramite il portale.
Il processo di digitalizzazione ha registrato un’accelerazione durante gli ultimi mesi, a seguito della pandemia. Le sfide presentate dall’emergenza sanitaria hanno infatti spinto il governo ucraino a bruciare delle tappe fissate dal nuovo Ministero e a creare un’applicazione statale per il tracciamento: Vdoma. Negli ultimi diciotto mesi, l’app è stata utilizzata da circa un milione di cittadini ucraini e dai visitatori internazionali. È divenuta ora obbligatoria per chiunque entri nel territorio ucraino in assenza di green pass. L’applicazione è stata anche riconosciuta dall’Unione europea, mediante accordo internazionale.
I prossimi obiettivi per il paese sono, entro il 2025, rendere tutti i servizi pubblici accessibili online mentre, nei prossimi mesi, l'adozione da parte della Verchovna Rada di una legge sulla residenza elettronica. Tutto ciò porterà il Paese a farsi riconoscere come digitalmente innovativo.
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