Rifugiati: il rientro in Ucraina
Nonostante lo scontro bellico, i dati sui passaggi di frontiera mostrano un flusso costante verso l’Ucraina. L’ONU, attraverso l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, monitora gli attraversamenti dei confini ucraini dall'inizio dell'invasione russa. Se a metà giugno il numero totale di attraversamenti dall'Ucraina verso i Paesi limitrofi aveva raggiunto i 7,7 milioni, il conteggio per la direzione opposta è di 2,6 milioni. Ciò significa che un terzo di coloro che sono partiti potrebbero essere già tornati a casa.
Di fatto, è necessario precisare che alcuni attraversamenti sono solo viaggi veloci per valutare le condizioni, controllare i membri della famiglia e aiutare gli altri a partire. L’organizzazione umanitaria International Rescue Committee riferisce che alcuni lavoratori sono pendolari dalla Moldavia a Odessa. Tuttavia, l’ONU ritiene che molte persone che tornano a Kiev, Chernihiv e nelle zone occidentali del Paese, dove i combattimenti sono diminuiti, intendano rimanervi.
A giugno sono stati calcolati 45.000 attraversamenti fuori dall’Ucraina e 33.000 rientri, dati positivi per i Paesi circostanti, dato che un ritorno parziale dei rifugiati ucraini ridurrebbe la pressione su di essi. Per esempio, la Polonia sta lottando per fornire alloggi sufficienti per i rifugiati arrivati da febbraio. L'incremento della domanda ha fatto aumentare gli affitti a Varsavia di oltre il 40% rispetto a un anno fa e gli edifici adibiti a uffici sono stati trasformati in dormitori. Infine, i dati della Moldavia, che ha accolto il maggior numero di rifugiati in Europa rispetto alla sua popolazione, mostrano che 132.000 persone sono tornate in Ucraina dal 28 febbraio.
Per quanto riguarda l’Italia, a metà maggio le autorità hanno segnalato un aumento costante del numero di ucraini che sono tornati nel proprio Paese. Fabio Prevedello, presidente dell’Associazione Nazionale Italia Ucraina Maidan, ha dichiarato che si ritiene che il 5-7% dei rifugiati sia tornato a casa. Inoltre, Prevedello aggiunge: «Tutti sono pronti a tornare in Ucraina. Molti stanno già facendo le valigie ma, per il momento, la situazione è piuttosto limitata. Se questa tendenza continuerà, tra qualche settimana vedremo un numero significativo di partenze». Mykhaylo Dolya, proprietario della compagnia di autobus Tarko Tranc che lascia l'Ucraina ogni mercoledì e venerdì e parte dall'Italia il sabato e la domenica, conferma le parole di Prevedello.
Gli ucraini che tornano alle loro città d'origine sanno che potrebbero dover ripartire. Tuttavia, il flusso giornaliero verso il proprio Paese continua a rimanere costante.
Torino, 22 giugno 2022
Leggi anche L'integrazione dell'Ucraina nell'UE