Riforma doganale: Ucraina in linea con l'UE
Il governo ucraino sta discutendo in questi giorni la riforma doganale, con l’obiettivo di armonizzare la legislazione del paese a quella del codice dell’Unione europea.
Nel 2020 l'Ucraina ha avviato il processo di introduzione di un regime di transito comune - NCTS. L'NCTS è la tecnologia alla base della Convenzione europea per la circolazione di merci fra trentacinque paesi: Stati membri dell'UE, paesi dell'Associazione europea di libero scambio - EFTA, Turchia, Macedonia settentrionale e Serbia. Dopo l'adesione alla Convenzione, le dogane dell'UE e dell'Ucraina disporranno di un documento di transito nel sistema. Per le imprese, l'uso di una dichiarazione di circolazione per la consegna di merci da un paese a un altro, dall'ufficio doganale di partenza all'ufficio doganale di destinazione, secondo la procedura di transito congiunto. Ciò ridurrà il costo delle procedure doganali e il tempo necessario per il spostamento.
Per delineare definitivamente la riforma, l’8 aprile, il primo ministro Denis Shmygal ha partecipato a un incontro con la vice prima ministra per l'integrazione europea ed euroatlantica Olga Stefanishina, il ministro delle finanze Serhiy Marchenko, il capo del servizio doganale statale Pavlo Ryabikin e altri dignitari.
Il Presidente del Consiglio ha affermato che avviare meccanismi di controllo congiunto e scambio di informazioni con l'UE porterà alla creazione di effettivi "corridoi verdi" per le aziende, traducibili in un più alto livello di fiducia. Inoltre, il "coordinamento congiunto accelererà il cambiamento e avvicinerà l'integrazione dell'Ucraina nella comunità internazionale " ha sottolineato il Primo ministro.
Durante il meeting, la Vice prima ministra Olga Stefanishina ha ricordato, ancora una volta, che il paese ha adempiuto a tutti gli obblighi previsti dall'accordo di associazione con l'UE nel 2020 in materia doganale. Inoltre, il capo del Servizio statale per la migrazione Pavlo Ryabikin, ha osservato che la dogana ucraina ha introdotto un progetto su larga scala sui test personali dei dipendenti del dipartimento che include un controllo di integrità. Dai primi accertamenti, il 7 aprile, il capo della dogana galiziana, Andriy Kolobrodov, ha firmato un ordine per aprire un procedimento disciplinare e licenziare quarantasei dipendenti della dogana galiziana a causa del loro possibile coinvolgimento in corruzione e contrabbando.