Ricostruzione dell’Ucraina: fondi e spese

Ricostruzione dell’Ucraina: fondi e spese

Dall'inizio della guerra, l'economia del Paese si è ridotta di quasi un terzo ed è fondamentale sviluppare un piano di ripartenza dell’Ucraina al più presto. Per questo motivo, i funzionari del governo ucraino, le imprese, gli studiosi e il settore pubblico, insieme ai partner internazionali, stanno lavorando attivamente allo sviluppo di una visione delle priorità per la ricostruzione futura e alla creazione delle infrastrutture necessarie.

Ad oggi i fondi interni sono sufficienti per finanziare le spese militari, mentre i pagamenti sociali sono in gran parte coperti dalle entrate finanziarie dei partner internazionali.

Il vice capo dell'Ufficio del Presidente Rostyslav Shurma ha recentemente parlato delle priorità del governo ucraino nella ricostruzione post-bellica del Paese dichiarando che: "La necessità primaria è che il nostro Stato continui a funzionare. Non si tratta solo di ricostruzione, ma di pagare le pensioni e gli stipendi. La seconda esigenza è la ricostruzione rapida. La terza è la ricostruzione su larga scala".

Pertanto, la cosa più importante ora è la sopravvivenza dello Stato, che non è legata in alcun modo alla ripresa. La fase successiva alla sopravvivenza è il cosiddetto Fast Recovery Plan, in cui viene analizzato ciò che deve essere ripristinato e chi ne sarà responsabile, ed è una fase legata principalmente al soddisfacimento dei bisogni della popolazione. Il Fast Recovery Plan riguarda il ripristino delle abitazioni; la ricostruzione delle infrastrutture critiche, ossia l’elettricità, il riscaldamento, l’approvvigionamento idrico e altri importanti fattori; l’ambito umanitario, quindi le scuole, gli ospedali, gli asili; le infrastrutture dei trasporti, cioè strade e ponti.

Per occuparsi del Fast Recovery Plan, il governo ha creato un organismo speciale: l’Agenzia statale per la ricostruzione e lo sviluppo delle infrastrutture dell’Ucraina, la quale avrà la competenza su tutto ciò che riguarda la ricostruzione di strutture residenziali, sociali e pubbliche, le infrastrutture energetiche, le abitazioni e molto altro.

Come sottolineato dal direttore dell'Agenzia Mustafa Nayem, verrà data la priorità ai progetti nelle regioni più colpite: Odesa, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kherson, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Sumy, Chernihiv, Zhytomyr e Kyiv.

Il Presidente Zelensky ha dichiarato a fine 2022 che sono necessari 17 miliardi di dollari solo per il Fast Recovery Plan. Ora la necessità di fondi è aumentata, perché la valutazione dei danni, secondo il Deputato del Popolo Danylo Hetmantsev, aumenta ogni mese da 2 a 5 miliardi di dollari, e il bilancio statale non può offrire somme così elevate. Per questo motivo, il Presidente Zelensky ha firmato una legge che introduce un sistema di risarcimento per gli ucraini per le abitazioni distrutte o danneggiate. Le fonti di finanziamento per questi rimborsi sono il Recovery Fund, i bilanci statali e locali, i fondi delle MFI (Monetary Financial Institution), degli investitori, dei partner internazionali, oltre ai risarcimenti e ai beni confiscati alla Russia.

Il governo ucraino, a febbraio 2023, ha approvato la procedura per l'utilizzo dei fondi appartenenti al Fondo per la liquidazione delle conseguenze dell'aggressione della Russia, circa 1,4 miliardi di dollari, che verranno destinati alla costruzione e alla riparazione di edifici pubblici, agli alloggi per le vittime di guerra, all'acquisto di scuolabus e di veicoli speciali per le strutture sanitarie e per le imprese municipalizzate. Questo fondo e altre cifre che stanzierà lo Stato sono in ogni caso minori a quelle necessarie per la ripartenza del Paese, cifre che l’Ucraina punta a ricevere dai Paesi partner e dalle organizzazioni finanziarie internazionali. A prova di ciò, a gennaio 2023, l'Unione Europea ha lanciato una piattaforma di coordinamento dei donatori per la ripresa dell'Ucraina e la stessa UE è pronta a stanziare 1 miliardo di euro per progetti di recupero rapido. L'accumulo di fondi per la ripresa dell'Ucraina avviene anche attraverso il fondo della Banca Mondiale e il fondo speciale internazionale per la ripresa energetica.

È da tenere presente che gli aiuti internazionali all'Ucraina arrivano anche attraverso la piattaforma ufficiale di raccolta fondi United24 e che anche singoli Paesi, come la Danimarca, stanno organizzando i propri fondi da stanziare per le necessità dell’Ucraina.

Il Paese conta inoltre su un’altra fonte di finanziamento, ossia i risarcimenti della Russai e dei beni russi confiscati, ma è una prospettiva lontana nel tempo.

Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Finanze ucraino al media ucraino LIGA.net, nel 2022 la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha stanziato 1,05 miliardi di euro nell'ambito dell'attuazione di progetti di investimento congiunti per finanziare misure di preparazione delle abitazioni e delle strutture comunali per il periodo di accensione del riscaldamento.

Questo denaro è stato destinato anche al ripristino e all'ammodernamento delle infrastrutture stradali danneggiate, in particolare le infrastrutture ferroviarie, l'approvvigionamento elettrico, l'approvvigionamento termico e idrico, le infrastrutture residenziali e comunali, garantendo l'efficienza energetica e il risparmio energetico.

A fine 2022, i fondi della BEI, per un importo di 1 miliardo di euro, sono stati trasferiti a un fondo speciale del bilancio statale. Allo stesso tempo, 50 milioni di euro dai fondi del prestito BEI sono stati indirizzati all'impresa statale "Ukrenergo" per finanziare i servizi ausiliari, bilanciando la produzione e il consumo di energia elettrica.

Nell'ambito del finanziamento delle misure di cui sopra, 400 milioni di euro sono stati destinati all'Agenzia statale per le autostrade dell'Ucraina, al fine di garantire misure di sostegno al funzionamento della gestione delle strade e delle infrastrutture di trasporto sotto la legge marziale.

Il Ministero delle Finanze ha dichiarato che è attualmente in preparazione lo stanziamento di 600 milioni di euro nel 2023 per la progettazione, il restauro, la costruzione, l'ammodernamento, la sistemazione e la riparazione di strutture edilizie. Si tratta principalmente di beni di pubblica utilità, ambito sociale, patrimonio culturale, alloggi e servizi comunali.

Tra le priorità troviamo l'ingegneria e i trasporti, le ferrovie, le infrastrutture energetiche, i punti di attraversamento del confine di Stato per il traffico stradale, così come le infrastrutture di trasporto aereo, marittimo e fluviale.

A proposito delle infrastrutture energetiche, a fine 2022 il Primo Ministro Denys Shmyhal ha riferito che l'ammontare degli aiuti dichiarati dai partner al solo settore energetico dell'Ucraina ha raggiunto quasi 1,5 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda la ricostruzione concreta del Paese, è da considerare però che solo i capi delle regioni possono richiedere i fondi del Fondo per la ricostruzione. In questo modo il processo subisce un rallentamento, perché i sindaci delle città e delle comunità diventano dipendenti dalle richieste delle regioni, e, secondo quanto dichiarato da Martyna Bohuslavets, Direttore esecutivo dell'Istituto delle Idee Legislative, il processo di distribuzione dei fondi, nonostante la creazione di gruppi di lavoro che studieranno le singole richieste di finanziamento, sarà centralizzato, perché la decisione finale spetterà ai ministeri e al governo.

Per quanto riguarda il finanziamento della terza fase, quindi la ricostruzione post-bellica su larga scala, le informazioni sono ancora insufficienti ma, secondo lo State Recovery Plan presentato dalla delegazione governativa ucraina a luglio 2022 a Lugano, il Piano Marshall per l'Ucraina post-bellica è strutturato su 10 anni e ha una stima di 750 miliardi di dollari, il cui 80% è potenzialmente costituito da capitale privato.

"Attualmente stiamo lavorando con i nostri partner internazionali - BlackRock e JP Morgan - alla formazione di una banca di sviluppo o di un fondo di sviluppo, che diventerà il primo motore degli investimenti nelle prime decine o centinaia di progetti e che contribuirà ad aprire l'Ucraina a tutti gli affari mondiali."

Attualmente, il governo sta lavorando con i partner BlackRock e JP Morgan alla formazione di una banca di sviluppo o di un fondo di sviluppo, che diventerà il primo motore degli investimenti per i progetti di ricostruzione e che contribuirà ad aprire l'Ucraina agli affari mondiali.

È importante sapere che il Ministero dell'Economia ha creato la piattaforma Advantage Ukraine, la quale è utilizzata per comunicare con i potenziali investitori e, secondo il Ministero, l'Ucraina ha già ricevuto più di 500 richieste di investimento.

Torino, 24 marzo 2023.

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