Riciclo 2015 : crescono import ed export dei rifiuti e si consolida il riciclo imballaggi
Nel 2014 i rifiuti di origine urbana e industriale movimentati in Italia hanno raggiunto quasi quota 10 milioni di tonns , dei quali 5,9 importati e 3,8 esportati.
L’import riguarda le imprese del Nord Italia che ricevono il 96% delle quantità dall’estero, mentre l’export interessa il Centro Sud per il 40% .
Questi dati sono emersi nella presentazione dello convegno tenutasi a Roma “ L’italia del Riciclo “ realizzato da FISE e fondazione per lo Sviluppo Sostenibile . Per quanto riguarda l’export il 24% dei rifiuti in uscita è rappresentato da carta e plastica e vengono destinati principalmente ad operazioni di recupero, mentre il 77% dei rifiuti in entrata è costituito da metalli, per la maggiora di tipo ferroso , e legno e vengono avviati a recupero di materia nella totalità dei casi.
Si è verificata una crescita del 60%, tra il 2009 e il 2014,dei rifiuti importati .
Nel 2014 le Unità locali italiane che ricevono rifiuti dall’estero sono in aumento del 45 % rispetto all’anno 2009.
Ad importare rifiuti sono imprese che svolgono attività di gestione dei rifiuti, mentre le aziende che esportano all’estero sono rappresentate dai produttori iniziali, infatti la quantità esportata deriva da operatori che svolgono un’attività di trattamento intermedio dei rifiuti.
La Commissione Europea ha presentato il nuovo Pacchetto sull’economia circolare , mostrando l’industria del riciclo dei rifiuti un colosso dell’economia,nonostante la riduzione riscontata dalle famiglie e dalla produzione industriale.
Nel 2014 il riciclo degli imballaggi ha registrato una crescita +2% , segnali positivi arrivano anche da altre filiere : cresce la quantità organica raccolta in modo differenziato , apparecchiature elettriche ,carta , acciaio, alluminio e vetro hanno registrato punte d’eccellenza.
Il Presidente di UNRI dichiara che per raggiungere gli obiettivi sui cambiamenti climatici concordati a Parigi , il ricliclo di materia può svolgere una funzione fondamentale dovuta al risparmio di energia nella produzione di materie prime e quindi alle emissioni di CO2 evitate .