Primi segnali di ripresa per l’economia italiana
L’Istat ha pubblicato la nota mensile di agosto sull’andamento dell’economia. Emerge la caduta del Pil italiano del secondo semestre ma associata a estesi segnali di ripresa, a partire dal mese di maggio, nel campo della produzione industriale e, da giugno, per i nuovi ordinativi della manifattura e per le esportazioni.
Dal mese di luglio la crescita ha poi interessato tutte le principali categorie di beni, sia verso i mercati Ue sia verso quelli extra Ue. Nello stesso periodo, si sono anche registrate migliorie nel settore occupazionale con un’intensificazione della ripresa delle ore lavorate pro capite. L’istituto tende comunque a precisare che il livello degli indici rimane inferiore a quello di gennaio, con distanze più accentuate per i servizi.
Inoltre, nel rapporto di settembre del Global Economico Outlook la Fitch Ratings ha abbassato la previsione di crescita del Pil di -0,5% rispetto alla precedente stima per un totale di -10% ma la previsione per il 2021 è stata alzata, passando dal 4,4% precedente al 5,4%. Ciò "riflette il punto più basso di partenza per le attività e l'annuncio di uno stimolo fiscale aggiuntivo a livello nazionale".
L’andamento italiano si inserisce perfettamente all’interno del trend mondiale che, dopo il crollo economico causato dall’emergenza Coronavirus nei mesi di marzo ed aprile e una diminuzione del 12,5% nel commercio internazionale di merci in volume, ha iniziato a mostrare un primo progressivo miglioramento.