Praga, Entrambe le Camere del Parlamento Ceco hanno discusso circa l'accordo di associazione UE-Ucraina.

Praga, Entrambe le Camere del Parlamento Ceco hanno discusso circa l'accordo di associazione UE-Ucraina.

Il Senato ne ha approvato la ratifica mentre la Camera dei Deputati ha interrotto il dibattito ed ha chiesto una pausa durante la sessione.

 Al Senato, 52 su 67 senatori presenti hanno approvato il patto politico e commerciale tra l'Unione europea e l'Ucraina. Tre senatori hanno votato contro.

Da definire quando la Camera dei Deputati ritornerà a discutere per decidere sul patto, di cui si è discusso già in questi giorni in prima lettura. Ciò implica che i deputati devono ancora sottoporre la questione alla Commissione per gli Affari Esteri che prenderà una posizione in merito prima della votazione finale. La sessione della Camera dei Deputati aveva già rinviato il dibattito sul patto UE-Ucraina nel mese di settembre ed ottobre.

I membri del Partito di Opposizione (Kscm) hanno criticato l'accordo UE-Ucraina in seno alla Camera dei Deputati, opponendosi in particolare ad un possibile futuro ingresso dell’Ucraina entro l’Unione Europea.

Il ministro degli Esteri Lubomír Zaorálek (Socialdemocratici, CSSD) ha invece difeso fermamente l'accordo di associazione, sottolineando l’interesse della Repubblica Ceca alla stabilizzazione della situazione Ucraina.

Jana Fischerová (Democratici civici), che ha presentato il patto alla Camera, ha sottolineato che già 10 dei 28 membri dell'Unione europea hanno ratificato il patto. Le circostanze della firma sono state piuttosto burrascose, a causa della crisi Ucraina, delle proteste in piazza Maidan, dell’annessione della Crimea alla Russia e agli scontri tra ribelli filo-russi e l’esercito governativo nelle regione orientali di Donetsk e Luhansk.

La parte politica del l'accordo è stata firmata nel mese di marzo, mentre la parte economica solo dopo le elezioni presidenziali straordinarie nel mese di giugno. Gli articoli chiave circa la realizzazione di una zona di libero scambio avranno effetto a partire dal 2016. L'accordo si basa su principi democratici, sul rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, del libero mercato e lotta alla corruzione lotta.