#Offroaiuto: sistema semplice e veloce per aiutare la popolazione Ucraina
Ancora una volta, l’Italia si dimostra in prima linea negli aiuti umanitari alla popolazione ucraina duramente colpita dal conflitto in corso.
La solidarietà che il popolo italiano ha mostrato verso gli ucraini è stata veramente encomiabile. In un momento in cui la crisi umanitaria sta diventando sempre più preoccupante, è indispensabile fornire beni di prima necessità, servizi e alloggi per permettere a quelle persone che improvvisamente hanno perso tutto di poter vivere la propria vita in maniera dignitosa.
In poco più di un mese, sono nate numerose iniziative a sostegno dell’emergenza: l’ultima in ordine di tempo è #offroaiuto, una piattaforma online promossa dalla Protezione Civile che permette a chiunque lo desideri – persone, aziende, enti del terzo settore o privati – di fornire aiuti concreti ai profughi provenienti dall’Ucraina.
La piattaforma #offroaiuto ha l’obiettivo di facilitare la gestione della situazione emergenziale e di soddisfare in maniera tempestiva le esigenze degli ucraini che cercano un rifugio sicuro nel nostro paese. Poiché la situazione sul fronte bellico è in continua evoluzione, compito della piattaforma sarà anche quello di monitorare l’andamento del conflitto e di adattarsi in maniera camaleontica alle situazioni che potranno presentarsi.
Ma come si può effettivamente donare? Per dare il proprio contributo è sufficiente accedere al sito #Offroaiuto e seguire una serie di istruzioni che permetteranno di formulare un’offerta. Il sito permette anche di inserire più offerte contemporaneamente, ma in questo caso è necessario compilare un singolo modulo per ogni offerta in modo tale da facilitare la gestione dei dati.
I contributi raccolti attraverso la piattaforma saranno successivamente inviati alle strutture che si occupano di coordinare l’emergenza (tra cui si annoverano anche le organizzazioni di volontariato della protezione civile e i soggetti che forniscono accoglienza e sostegno alla popolazione Ucraina).
Torino, 30 marzo 2022
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