Mogherini presenta all'Onu il piano europeo per l'immigrazione
La Commissione Ue è pronta a cambiare strategia per affrontare il problema immigrazione e Federica Mogherini la anticiperà oggi nella prima riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
I pilastri della nuova strategia sono quattro: aiuto ai Paesi di origine e transito dei migranti, controllo delle frontiere a sud della Libia e nei Paesi limitrofi, missioni di sicurezza e difesa contro trafficanti e scafisti e infine, il più spinoso, l'obbligatorietà della suddivisione dei profughi in base ad un meccanismo di quote.
Per i primi due punti I primi due punti aiuti controllo delle frontiere, con interventi di sicurezza sulle infrastrutture non ci sono problemi economici dal momento che l'Europa è il primo donatore mondiale e ha disponibilità di circa 20 miliardi per cooperazione e sviluppo.
Il terzo punto riguarda la missione nell'ambito della politica di sicurezza e difesa, dipende tutto all'Onu e dai tempi per l'approvazione della risoluzione preparata dall'Italia e presentata dalla Gran Bretagna.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha dato come tempo dieci giorni. Una decina di giorni per capire se oltre al sostegno di Francia, Gran Bretagna, Spagna e Lituania, si possa contare anche su quello degli altri undici membri.
Il punto più controverso rimane l’ultimo ossia la redistribuzione dei migranti, con quote obbligatorie da stabilire in base alla ricchezza del Paese, al tasso di disoccupazione, ai numeri degli asili già concessi.
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