Lukoil:l'Austria continua ad investire nel Paese
La compagnia petrolifera russa Lukoil ha accettato di vendere le sue attività in Ucraina alla società austriaca AMIC Energy. Le attivita' interessate alla vendita sono quelle del business retail della compagnia russa in Ucraina.
Potrebbe essere il nuovo iter della politica economica russa quello di alienare a privati di medie e piccole dimensioni tutti gli assets che non siano strategici per la tenuta in efficienza di Aziende di dimensioni internazionali. Come appunto e' la Lukoil.La filiale ucraina del gruppo Lukoil possiede 240 stazioni di rifornimento e 6 depositi petroliferi nel Paese. Non è stato reso noto l'importo dell'affare. Ora le parti si stanno preparando a firmare un accordo.
Le trattative erano state avviate dalla parte austriaca, che aveva espresso interesse ad acquisire gli asset della compagnia russa. In questa maniera l'Austria rafforza la sua posizione di investitore estero in Ucraina. Insieme a Germania, Russia ed Olanda, il paese alpino e' il maggior investitore estero in Ucraina. Con una quota di oltre 3 volte quella dell'Italia. E lo fa investendo in settori chiave dell'economia ucraina, come quello energetico. Evidentemente i lungimiranti manager austriaci non credono che la seppur grave crisi politica nell'Est del Paese, possa essere motivo per bloccare ogni pianificazione in attesa del prossimo sviluppo economico.
Rimanendo alle decisioni della Lukoil, nel mese di giugno l'azienda aveva annunciato la vendita di tutti i suoi distributori di benzina in Crimea. Le stazioni sono state vendute per lo sviluppo di piccole e medie imprese e sono state acquisite da operatori della Crimea.