L’Ucraina e il suo potenziale economico

L’Ucraina e il suo potenziale economico

L’Ucraina sta diventando una meta d’investimento definita “rivoluzionaria”: nonostante l’aggressione russa in corso, numerose aziende internazionali (tra cui Kingspan e il suo investimento di 200 milioni di euro) hanno espresso interesse nel Paese.

Considerata il più grande Paese europeo per vastità territoriale, l’Ucraina è incredibilmente ricca di risorse naturali: difatti, è definita il “granaio del mondo” poiché le esportazioni del Paese alimentano più di 400 milioni di persone a livello mondiale. Inoltre, il territorio offre 20 materie prime rilevanti, come il litio, il cobalto, la grafite e lo zirconio.

Il Paese detiene più di 20 accordi di libero scambio con 47 Paesi, tra cui l'Unione Europea, rendendolo una componente importante nei mercati e nella catena di approvvigionamento globale.

A causa del divario di bilancio di oltre il 35% causato dalla guerra, si è reso necessario sviluppare rapidamente l'economia ucraina in un periodo di tempo relativamente breve, creando così un numero di opportunità senza precedenti per gli investitori della regione: solamente il settore della trasformazione agricola potrebbe assorbire fino a 20 miliardi di dollari di investimenti entro il 2025.

Infatti, alla Conferenza di Lugano del 5 luglio 2022, il governo ucraino ha dichiarato che la somma totale necessaria per la ricostruzione dell'Ucraina è di 750 miliardi di dollari, distribuiti in 850 progetti da realizzare tra il 2023 e il 2032. Questo crea un'enorme opportunità per le aziende e gli investitori internazionali.

Attualmente è in corso una nuova ondata di azioni legislative e governative sostenute dal supporto politico e finanziario internazionale: il Presidente Zelensky ha conseguito con successo riforme storiche riguardanti l'apertura del mercato fondiario, la digitalizzazione dei servizi governativi e gli incentivi agli investimenti, in modo tale da creare un ambiente normativo amichevole per l'attuazione di un programma di ricostruzione simile al Piano Marshall.

In particolare, è il settore informatico ucraino a essere in piena espansione: il settore è riuscito ad aumentare le esportazioni di quasi il 40% durante la guerra, con quasi l'80% delle aziende ucraine del settore IT che hanno trovato nuovi clienti durante questo periodo e più della metà delle imprese che prevedono una crescita tra il 5% e il 30%.

Durante la guerra è continuata l'attuazione di una serie di altri progetti, tra cui l’impegno degli Stati Uniti a investire nel settore dei semiconduttori, i servizi austriaci di lavorazione del legno e di attrezzature per gli sport invernali, gli impianti tedeschi per l'industria automobilistica e i materiali da costruzione, oltre alle differenti iniziative di fondi di investimento.

La sicurezza degli investimenti è destinata ad aumentare grazie l’ascesa all’UE, poiché all'Ucraina è stato concesso lo status di candidato membro, generando un forte segnale per la comunità imprenditoriale mondiale.

Gli incentivi assicurativi e le garanzie statali ucraine possono contribuire a fornire ulteriori rassicurazioni: il governo ucraino sta lavorando attivamente su questo aspetto per fornire soluzioni complete alla comunità degli investitori, che comprende piccole, medie e grandi imprese.

Negli ultimi due anni, inoltre, la piattaforma UkraineInvest è riuscita a facilitare più di 100 incontri di investitori con le autorità e le imprese locali, che a loro volta hanno favorito l'attrazione di oltre 1,4 miliardi di dollari di investimenti diretti esteri in Ucraina.

L’Ucraina ha dunque tutti gli elementi necessari per diventare un Paese europeo economicamente sviluppato e di successo: coloro che decideranno di entrare in Ucraina con le loro imprese e tecnologie non potranno che essere soddisfatti di partecipare a questo processo.

Torino, 6 settembre 2022

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