L’importanza di Odessa nell’evoluzione culturale dell’Ucraina
Entrando nel Teatro Verde all’aperto di Odessa, i visitatori sono accolti da un’opera colorata e moderna che ritrae la versione animata di un fiore viola, un uomo in tuta da lavoro che scrive con una matita gigante, e il volto di un gatto bianco. A prima vista sorprendenti, le immagini fanno invece parte di una nuova installazione di un artista contemporaneo locale, come spiega il direttore del teatro Sergey Rovinskyy. Le immagini della mostra sono inoltre fissate direttamente sopra un’iscrizione che elogia le glorie del comunismo, ma la giustapposizione è del tutto intenzionale: “Volevamo creare qualcosa di nuovo” ha dichiarato Rovinskyy.
Il Teatro Verde è l’emblema del continuo status di Odessa come una forza culturale nella vita nazionale dell’Ucraina moderna. Aperto nel 1936 e caduto poi lentamente in rovina, venne acquistato nel 2015 dall’uomo d’affari Yegor Grebennikov, che lo ha trasformato in uno spazio verde vivo e pulsante e in un luogo culturale di livello mondiale.
Odessa è stata a lungo la finestra dell’Ucraina verso l’Occidente, grazie soprattutto al traffico marittimo del suo porto, principale porta commerciale dell’Ucraina e ad alcuni eventi annuali di grande importanza culturale, tra cui l’Odessa International Film Festival, che attira i migliori nuovi arrivati nel cinema ucraino ed europeo.
Anche altre città ucraine potrebbero sviluppare una loro versione dell’iniziativa del Teatro Verde di Odessa: decine di stadi sportivi abbandonati in tutto il paese potrebbero diventare hub culturali con la giusta visione e investimento. Qualunque cosa accada nei prossimi anni, Odessa rimarrà uno dei gioielli della cultura dell’Ucraina: la sua ricca eredità, combinata con l’illimitata ambizione creativa dei suoi residenti, la rende il perfetto incubatore per l’arte e l’imprenditoria sociale in Ucraina.
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