Leonardo entra in sala operatoria, alla “Santa Caterina da Siena” arriva il robot Da Vinci
Leonardo entra in sala operatoria: si chiama Da Vinci, in onore del maestro che progettò le prime macchine della Storia, la frontiera della robotica applicata alla medicina. Quattro bracci alle cui sottilissime estremità - poco più che aghi - sono montati strumenti per tagliare, cauterizzare, suturare, manovrati dal chirurgo attraverso una console, mentre una microcamera su un endoscopio gli restituisce immagini 3D e ingrandite degli organi interni del paziente. Per entrare nel corpo bastano minuscoli fori e movimenti controllati al millimetro.
Sono ormai diverse centinaia di migliaia gli interventi di chirurgia generale, ginecologia, urologia e cardiochirurgia eseguiti con questa tecnica rivoluzionaria che da oggi arriva anche alla Clinica Santa Caterina da Siena di Torino. Dopo la Tac capace di effettuare un esame cardiaco in soli 250 millesimi di secondo, e la risonanza magnetica a cielo aperto, in via Villa della Regina arriva il nuovo gioiellino della robotica che consente operazioni meno invasive e spesso non praticabili in modo tradizionale, ricoveri più brevi con meno rischi, minori sanguinamenti e cicatrici sempre più piccole.
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