Legge sull’uso della lingua arriva in Parlamento
Emergono nuovi dettagli sulla legge sottoposta al Parlamento sull’uso della lingua in Ucraina, la cui approvazione è programmata per il mese di Marzo. La legge è la più recente nella lista di leggi simili approvate o proposte in Ucraina.
Lo scopo della legge non è regolare l’uso della lingua in privato ma solo in pubblico, continuando su quella linea di passaggio dal russo all’ucraino nella sfera pubblica, come documenti, cartelli stradali, governi locali e pubblica amministrazione. un’altra area piuttosto importante in cui andrà ad agire sono i software, che attualmente sono per la maggior parte in russo, così come i siti web. Si prevede anche una maggiore protezione per le lingue minoritarie, come quella dei Tatari di Crimea. È previsto un periodo di aggiustamento e transizione tra i 5 ed i 7 anni, ma ci si aspetta che il dibattito scaturito sia immediato.
Questa non è la prima legge sull’uso della lingua in Ucraina, e fa parte di una campagna iniziata nel 2014 di promozione dell’identità nazionale ucraina in risposta ad aggressioni e dubbi, esterni ed interni al paese; questa ricerca di sovranità culturale, più che politica, ha una finalità ben precisa: rendere vera l’idea di un’Ucraina pienamente indipendente e desiderosa di cooperare con i suoi nuovi partner, cosa che però si può ottenere solo se il paese stesso riconosce di essere libero da influenze esterne o del passato.
È un passo necessario da percorrere sulla strada per portare pienamente l’Ucraina nel mondo occidentale, a cui si sente di appartenere in modo fiero e convinto. La clausola sulle lingue minoritarie è addirittura più equa che non quelle di varie leggi simili in paesi europei, cosa che stupisce e fa ben augurare per il futuro.