L’agricoltura in Ucraina cresce ulteriormente
Secondo l’ufficio stampa del Servizio Statale sulla Sicurezza Alimentare e la Protezione dei Consumatori, dall’inizio dell’anno di vendita sono state esportate oltre 35 milioni di tonnellate di cereali di vario tipo.
Le cifre esatte parlano di 12,7 milioni di tonnellate di grano, 3,1 di orzo e 18,4 di mais; in confronto allo stesso periodo dello scorso anno per cui si parla di 29,2 milioni di tonnellate totali, di cui 13,6 di grano, 3,9 di orzo e 10,9 di mais. Inoltre sono state esportate 3,8 milioni di tonnellate di semi oleosi, rispetto ai 4,3 milioni dello scorso anno. Si può notare quindi una diminuzione della domanda di grano, di semi oleosi e di orzo, ma un grosso aumento della domanda di mais, soprattutto da paesi europei tra cui l’Italia.
Il 2018 è stato un anno da record per l’agricoltura ucraina: 70 milioni di tonnellate di cereali raccolti, il miglior risultato dall’indipendenza; di questi 35,5 milioni di mais, il 44% in più rispetto all’anno precedente. Il raccolto dei semi ha fatto registrare 13,7 milioni di tonnellate di semi di girasole, 12% in più del 2017; i germogli di soia ammontano invece a 4,4 milioni di tonnellate, 13% in più. Sono risultati significativi, che mostrano sia la potenza del settore agricolo in Ucraina (che è il secondo rappresentato nel PIL) che la sua sensibilità a fattori esterni come clima e richieste di mercato (fattore questo ormai più influente, vista la possibilità per gli OGM di crescere anche in zone con climi difficili).
Con il miglioramento delle tecnologie, che in Ucraina sono ancora poco prominenti nell’agricoltura, ed i trattati di libero scambio firmati con sempre più nazioni, si prevedono grossi aumenti della produzione e delle esportazioni nei prossimi anni; ottime notizie quindi per il paese e per chi vi commercia.