La rinascita del cinema ucraino
Dopo anni di riposo all’ombra del gigante suo vicino di casa, la Russia, l’industria cinematografica ucraina si è svegliata ed ha iniziato a produrre sempre più film, serie TV e documentari, di qualità sempre più alta. Dal 2012 esiste infatti un sistema di bandi, uno a semestre, per permettere la proposta di idee per nuove realizzazioni.
Questo sistema offre 600 milioni di UAH annue (circa 19 milioni di euro) ai vincitori del bando, per la realizzazione di film; essendo statale ci sono alcune condizioni, come la lingua (esclusivamente ucraina) ed il soggetto (preferibilmente “patriottico”, quindi con argomento ucraino), ma non significa che sia esclusivo a pezzi di propaganda o collaboratori di stato: citiamo la co-produzione italo-ucraina Il nido delle tortore, acclamato dalla critica in entrambi i paesi.
Il parere di registi, critici e giornalisti è unanime: la riscoperta dell’Ucraina, della sua cultura e delle sue tradizioni popolari passa attraverso il cinema. Questa riscoperta ha portato risultati: nel 2006, in tempi di ripresa economica, si sono prodotti in Ucraina solo un ottavo dei film prodotti nel 2017; inoltre un quarto dei registi è donna, così come lo è il 33% dei critici per il premio Dziga d’oro, intitolato ad un leggendario regista ucraino ed istituito da pochissimi anni.
Il fatto che, nonostante i tempi incerti, il cinema così come altri settori dell’economia ed aspetti della cultura siano in crescita e sempre più popolari rappresenta senza dubbio un forte segnale per uno sviluppo ed una ulteriore cooperazione con il resto dell’Europa e con l’Italia.