La gestione dei rifiuti in Ucraina. Una panoramica
E’ risaputo che i paesi economicamente e socialmente piu' avanzati hanno fatto della gestione dei rifiuti una risorsa piu’ che un problema e questo ha permesso di affrontare l’affare come un vero e proprio business. L’Italia, malgrado le intenzioni, non e’ ancora in linea generale riuscita a raggiungere questi obiettivi e per il momento anche l’Ucraina e’ in una fase di mezzo pur se in merito si stanno prendendo le giuste misure. Passeggiando per citta’ come Leopoli o Kiev, senza menzionarne tante altre, ci si rende conto dell’ estrema difficolta’ di trovare immondizia sparsa per la strada o di vedere cestini strabordanti di rifiuti. A differenza di quello che accade in molte metropoli italiane dove la gestione municipale dei rifiuti e’ uno dei problemi maggiormente sentiti dai cittadini. Cosa che crea storicamente malcontenti e che e’ fonte di tensioni sociali dal momento che in citta'di primaria importanza un’ampia cerchia di sbandati sopravvive rovistando i cassonetti e creando mercati paralleli di rifiuti. Un riciclo fatto in casa che non porta ricchezza a nessuno. In Ucraina non si profila niente di simile e tuttavia si stanno prendendo iniziative migliorative per le strutture esistenti soprattutto nell’ottica della raccolta differenziata. Queste iniziative sono sintatizzabili in quanto segue:
-progetto “Pulisci la citta’” (col Patrocinio del Presidente della Repubblica ucraina) che mira alla costruzione di impianti di trattamento di rifiuti in
dieci regioni del Paese.
-iniziative legislative che armonizzino gli standard ucraini a quelli comunitari
-estensione dei poteri delle municipalita’ locali circa la gestione dei rifiuti che consenta un miglior controllo sui servizi di ritiro della spazzatura
-obbligo per i cittadini di gestire la raccolta differenziata dei rifiuti (e per questo ogni nucleo familiare dovra’ fare contratti con i gestori della raccolta
differenziata) con pene pecuniarie nei casi di inadempimento
-divieto di raccolta di rifiuti indifferenziati (dal 1 Gennaio 2016)
-introduzione ed implelmentazione di “tariffe verdi” per l’elettricita’ prodotta attraverso i rifiuti.
Alcuni numeri sono altrettanto significativi: In Ucraina ci sono circa 4500 discariche. Il 7% di queste gia’ lavora in regime di sovraccarico mentre un altro 20% non soddisfa i requisiti di sicurezza ambientale. Occorrono circa 670 nuove discariche mentre la raccolta di rifiuti copre solo il 76 % della pololazione (e’ ancora tipico nelle campagne ucraine lontano dai centri urbani il sistema dell’autogestione dei rifiuti, organici e non). Da arginare anche il fenomeno delle discariche abusive che sta prendendo sempre piu’ piede.
Negli ultimi anni il numero di comuni dove e’ attivo il servizio di raccolta differenziata si aggira sui 150 (era solo di quattro nel 2004 quando i primi comuni decisero di adoperarsi in tal senso)