La “Cucina di Qualità” diventa ambasciatore d’Italia nel mondo

La “Cucina di Qualità” diventa ambasciatore d’Italia nel mondo

Il fatto che l’Italia sia come da tutti è riconosciuto una super potenza culturale, e cioè uno dei paesi a cui si guarda con maggior rispetto e ammirazione dal punto di vista culturale, ha nell’elemento della cucina di qualità uno dei suoi aspetti fondamentali.Prevede un articolato piano d’azione per promuovere l’alta cucina e i prodotti italiani di qualità. L’iniziativa si inserisce nel quadro del “Food act” e intende dare continuità all’esperienza di Expo Milano 2015, in collaborazione con Mise, Ice-Agenzia, Coni, Unioncamere e Assocamerestero. “È una componente del messaggio culturale italiano straordinaria. I nostri grandi chef mi ricordano le botteghe d’artista del Rinascimento, perché sono dei luoghi in cui creatività e artigianato si mescolano e che certamente hanno dietro una filiera industriale. Non c’è dubbio che questo è anche il marchio che traina una filiera, quella alimentare italiana. Una delle quattro delle quali con maggior forza ci presentiamo nel mondo. Questo crocevia tra cultura, capacità creative e di far da traino a una filiera industriale sarà il marchio di identificazione della nostra campagna di promozione all’estero. Sono convinto che già dalla sua prima edizione quest’anno, ma nel ripetersi negli anni futuri diventerà una delle grandi iniziative di promozione dell’Italia all’estero.

L’Italia è da sempre un paese che può avere a livello internazionale un ruolo cruciale da questo punto di vista”. Per quanto riguarda il Protocollo, il ministro ha spiegato che “è un’intesa tra diverse istituzioni: ministero degli Esteri, dell’Agricoltura, dell’Università e dell’Istruzione, l’Ice, il Coni”. Facciamo innanzitutto una grande operazione di promozione all’estero, che comincia con sei paesi già da quest’anno (Usa, Cina, Giappone, Russia, Emirati Arabi Uniti e Brasile), ma che si estenderà molto presto ad altre nazioni con iniziative di vario genere, che la Farnesina coordinerà mettendo in moto non solo le nostre ambasciate; ma anche le oltre 300 sedi che abbiamo tra consolati, rappresentanze permanenti, Istituti di cultura (Iic). L’obiettivo è organizzare ogni anno la Settimana della cucina italiana di qualità, che si terrà a partire da dal 2016 indicativamente l’ultima settimana di novembre e si ripeterà ogni anno. Oltre a ciò  avremo eventi come master class, eventi di informazione sulla nostra cultura enogastronomica.

Il settore alimentare è fondamentale nella promozione dell’immagine, ma anche dell’economia del nostro paese. Abbiamo alle spalle l’esperienza di Expo dell’anno scorso a Milano, che ci ha detto quanto questo aspetto della nostra identità sia importante. È un elemento del marchio Italia, amato anche per questa ragione. Vediamo spesso dalle indagini che registrano le aspettative di un viaggio, di una vacanza di turismo, in particolare nei paesi delle economie che si vanno sempre più rafforzando, quanto l’Italia sia sempre al top. Elemento fondamentale di questo nostro appeal è certamente la nostra enogastronomia e la cucina di qualità. Abbiamo un sistema in un certo senso di vasi comunicanti virtuosi e di rapporto che va gestito tra questo grande messaggio di qualità della cucina italiana e una straordinaria diffusione di offerta di ristorazione italiane nel mondo che dal punto di vista dei numeri insieme a quella cinese è quella più ampia. Dobbiamo con questa campagna soffermarci in particolare, senza nulla togliere a questa rete straordinaria, sulla identità, la qualità, la tradizione che la cucina di alto livello, ‘l’Italian taste’ come dice lo slogan dell’iniziativa, rappresenta. La straordinaria capacità che c’è di legare territorio, creatività e artigianali, alla base dell’esperienza dei grandi chef, è il messaggio che noi oggi dobbiamo portare in giro per il mondo”.