La Commissione UE e il sostegno alla ricostruzione postbellica dell’Ucraina
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha asserito, durante la sessione plenaria a Strasburgo del 4 maggio 2022, che l’Unione Europea, insieme alle istituzioni finanziarie internazionali e ai partner globali (compresi gli Stati Uniti), si assume l’impegno di sostenere tutte le fasi della ricostruzione postbellica dell'Ucraina per garantire il suo sviluppo sostenibile, il proseguimento delle riforme e la sua futura adesione all'Unione Europea.
Ha annunciato un pacchetto di aiuti di assistenza macrofinanziaria rivolto al sostegno diretto del bilancio ucraino e, inoltre, ha richiesto che tutte le quote di importazione per le esportazioni ucraine verso l’UE siano abolite per un anno. Nel contempo, ha osservato che le misure già adottate non sono sufficienti per prestare un rapido soccorso al paese: si stima una diminuzione del PIL ucraino del 45-50% solamente quest’anno. Difatti, secondo il Fondo Monetario Internazionale, da maggio l’Ucraina avrà bisogno di 5 miliari di euro al mese affinché il paese continui a operare, a pagare pensioni, stipendi e a fornire i servizi di base.
La seconda fase di sostegno dell'Ucraina richiederà sforzi di ricostruzione più ampi rispetto alla fase precedente: gli economisti valutano diverse centinaia di miliardi di euro per l’edificazione di ospedali, scuole, case, strade, ponti, ferrovie, teatri e fabbriche. Von der Leyen ha invitato i deputati europei ad avviare un tavolo di lavoro congiunto su un ambizioso pacchetto di ripresa per rimuovere le fragilità esistenti dell'economia ucraina e creare così una base per la sua crescita sostenibile nel lungo periodo; ciò col fine di creare la stabilità e la fiducia necessaria per rendere l'Ucraina nuovamente attraente per gli investimenti diretti esteri e per aprirle la strada per l’ingresso nell’Unione europea.
«Gloria all'Ucraina, viva l'Europa!» ha concluso il suo discorso la Presidente della Commissione europea.
Secondo Ukrinform, dall'inizio della guerra, l'Unione Europea ha mostrato solidarietà all'Ucraina e le ha fornito un'efficace assistenza politica, economica, finanziaria, umanitaria e militare. Ha imposto cinque pacchetti di sanzioni settoriali e individuali, molto nocive per l'economia russa; il sesto pacchetto di sanzioni UE contro la Russia, presentato al Parlamento europeo, prevede ulteriori restrizioni alle attività delle banche russe. la loro esclusione dal sistema Swift e un divieto totale alle importazioni di petrolio russo, via mare e via oleodotto, all’interno dell’Unione, eliminando gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell'anno. Il sesto pacchetto di sanzioni potrà essere adottato in seguito alla decisione del Consiglio europeo, che si riunirà nei prossimi giorni.
Torino, 5 maggio 2022
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