L'Ucraina legalizza il bitcoin e migliora la protezione per gli investitori
L’otto settembre il parlamento ucraino ha approvato un provvedimento che legalizza esplicitamente l’uso della moneta virtuale nel paese. Sino a questo momento, infatti, a causa della mancanza di una regolazione in materia, la compravendita di bitcoin era talvolta considerata dai giudici alla stregua di una truffa. La legge appena approvata si preoccupa anche di fornire una definizione per le crypto-currency, descrivendole come «asset intangibili espressi sotto forma di dati elettronici».
Il provvedimento compie un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda la tutela dell’investitore, stabilendo che le attività che offrono servizi legati alle criptovalute, debbano avere una sede sottoposta a tassazione ucraina, oltre a dover ottenere una licenza che garantirà la loro conformità agli standard di sicurezza e trasparenza richiesti.
Il ministro per l’innovazione tecnologica Mykhailo Fedorov in una recente intervista al Kyiv Post ha inoltre esplicitato il desiderio di aprire ulteriormente il mercato agli investimenti esteri a partire dal 2022. Per farlo la maggioranza del presidente Volodymyr Zelensky dovrà però riuscire a riformare il Codice civile e il Codice delle tasse.
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