L'ENI invierà gas all'Ucraina

L'ENI invierà gas all'Ucraina L'ENI sta valutando la possibilità di fornire gas all'Ucraina. Cosi' la società di Paolo Scaroni ha riferito a RAI NEWS.

"Nel prossimo futuro - dice Paolo Scaroni dell'ENI - si potrebbe decidere di fornire all'Ucraina il gas in eccesso attraverso i vicini paesi europei. Uno di questi potrebbe essere la Slovacchia, con cui Kiev ha firmato un memorandum sulle forniture inverse di gas all'Ucraina".

Scaroni ha detto che una tale iniziativa è il risultato del suo recente incontro a Kiev con il ministro dell'Energia ucraino Yuriy Prodan. Durante i negoziati le parti hanno parlato dell'indebolimento della dipendenza dell'Ucraina dalla russa Gazprom.

"Ma il gas dall' Italia non sarà in grandi quantità, anche se ogni metro cubo sara' d'aiuto", ha detto l'amministratore delegato di ENI in un'intervista sull'edizione americana del New York Times. L'ENI mira a trasemttere a Kiev più di 3 miliardi di metri cubi di gas ogni anno.

L'Italia importa dalla Russia circa il 30 % del gas naturale, il resto lo compra dal Nord Africa e dal Nord Europa. Il corridoio slovacco, capace di trasportare in Ucraina più di 10 miliardi di metri cubi di gas l'anno, è stato boicottato da Gazprom.

L'Ucraina  ad oggi ha due vie temporanee di approvvigionamento di gas, ovvero attraverso la Polonia e l'Ungheria. Ma i volumi di pompaggio del carburante attraverso questi corridoi sono insignificanti. La Russia fa pagare all'Ucraina uno dei prezzi del gas più alti: circa 500 dollari per 1.000 metri cubi.