L'apertura internazionale delle regioni italiane

L'apertura internazionale delle regioni italiane

  Questo Rapporto, frutto della collaborazione tra il Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, misura il grado di apertura internazionale delle regioni italiane. Usando un’accezione ampia di internazionalizzazione che include una serie di fenomeni che contribuiscono a determinare l’apertura verso l’estero di un territorio. L’analisi prende in considerazione non solo i dati di interscambio economico, ma anche quelli sociali e infrastrutturali. 
      Si considerano complessivamente dieci indicatori, “pesati” e calcolati a partire dal 2006 per ciascuna delle 20 regioni italiane e raggruppati in tre indici: 1) internazionalizzazione economica, 2) internazionalizzazione sociale, 3) internazionalizzazione infrastrutturale. 
     In particolare, l’ indice di internazionalizzazione economica è la sintesi di quattro indicatori e non misura solo i fenomeni più tradizionali quali la propensione a esportare, l’import penetration e gli investimenti diretti esteri, ma considera anche altre informazioni economiche, come la distanza dei mercati di sbocco e l’importanza dei nuovi mercati, che fanno luce sulla crescente complessità delle relazioni commerciali, nonché su lla capacità di attivare relazioni con mete distanti e ad alto potenziale. L’ indice sociale sintetizza con quattro indi catori le dinamiche di variabili quali la presenza di stranieri che abitano, studiano (nelle Università) o lavorano nel territorio o che lo visitano in veste di turisti. L’ indice infrastrutturale, infine, è correlato alla presenza in una regione di infrastrutture che facilitano o supportano la loro apertura commerciale e sociale (porti, aeroporti e valichi di frontiera). 
     Questi tre indici vanno poi a comporre un “Super Indice Internazionalizzazione (GEN) ” che misura il grado di internazionalizzazione complessiva che i vari sistemi economici regionali hanno verso l’estero, e l’evoluzione di questo indicatore nei cinque anni presi in considerazione. Il Rapporto elabora, inoltre, una graduatoria regionale individuando così la posizione relativa di ciascuna regione italiana. Il Rapporto vuole quindi offrire una strutturata base conoscitiva che permetta la misurabilità dei processi di internazionalizzazione, la confrontabilità delle risultanze (delle singole variabili, degli indicatori parziali e dell’indicatore generale) tra le diverse regioni italiane, e infine l’analisi nel tempo dei fenomeni.
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