Istat conferma deflazione a -0,2%. Corre il carrello della spesa
Secondo una ricerca Istat si conferma un indice dei prezzi al consumo (NIC) in calo dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente) e un aumento dello 0,1% su base mensile.
"La flessione dei prezzi al consumo su base annua, registrata per il secondo mese consecutivo, continua ad essere il prodotto di spinte contrapposte: quelle deflazionistiche provenienti dai prezzi dei beni energetici e quelle al rialzo dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona", commenta l'Istat.
In linea con l’ondata di acquisti di inizio lockdown, è aumentata la domanda di prodotti ortofrutticoli a media/lunga conservazione come le mele (prezzi cresciuti del 18%), le melanzane (+29%), le zucchine (+25,5%) e i cavolfiori.
Altri prodotti come pomodori o legumi, nonostante la crescita delle richieste, non hanno mostrato variazioni di prezzo.
I prezzi del cosiddetto carrello della spesa continuano a crescere a giugno, del 2,1%; in particolare la frutta fresca che vede un incremento dell'11,5% dopo il +7,9% del mese precedente.
In generale, i prezzi dei beni alimentari segnano +2,3%, in lieve rallentamento da +2,5% di maggio; mentre i prodotti ad alta frequenza d'acquisto (che includono anche i carburanti) tornano a crescere, da una variazione nulla a +0,1%.