Infrastrutture:la Russia si avvicina alla Crimea

Infrastrutture:la Russia si avvicina alla Crimea

Un’azienda cinese, che gia’ ha partecipato alla costruzione di un tunnel analogo a Macao, ha proposto il progetto di un tunnel che colleghi la regione di Krasnodar alla Crimea. La signora Bavykina, vice presidente del consiglio dei ministri della Crimea, ha infatti informato che la parte cinese propone di costruire sotto lo stretto un tunnel che dovrebbe comprendere due binari ferroviari, un’autostrada a 6 corsie e canali per cavi elettrici e condotte del gas. Il progetto cinese prevede anche la costruzione di insfrastrutture portuali e svincoli stradali. I tempi di realizzazione e l’importo del contratto non si rivelano, ma si sa che il progetto sarà finanziato dalla Banca di Cina.
Il progetto cinese viene proposto in alternativa alla costruzione del ponte. Il Presidente Putin, sfruttando il delicato momento politico che la penisola sta vivendo, ha incaricato il governo di collegare la Crimea con la regione di Krasnodar entro il 2018. Inizialmente si prevedeva di stanziare per la costruzione del ponte circa 8 miliardi di dollari, ma successivamente è stato deciso di dimezzare la cifra. Pertanto nel caso del progetto cinese molto dipenderà dal prezzo, dice la portavoce della compagnia statale russa “Avtodor”, Polina Pichkur: “abbiamo già terminato le indagini geotecniche e abbiamo proposto otto varianti del ponte. Ora i progetti vengono esaminati dal governo russo che prenderà la sua decisione quando saranno pronti tutti gli studi di fattibilità. In questo momento gli esperti optano per un ponte stradale e ferroviario”.
La società “Avtodor” ha spiegato perché il ponte è più conveniente del tunnel. Innanzitutto, perché il tunnel ha una resistenza sismica più bassa. Ricostruirlo dopo un terremoto o un disastro tecnologico e, tanto più, garantire la sicurezza delle persone, sarebbe molto più difficile. Inoltre, secondo le stime degli esperti, la costruzione del tunnel richiederebbe almeno 5 anni, mentre il traffico deve iniziare già tra 4 anni.
D’altra parte, come ha riferito Evgenija Bavykina, il progetto cinese è già pronto al 90%. Fatto molto positivo, perché questo può accelerare la costruzione. Ogni valida alternativa deve essere esaminata. La Cina ha già costruito dei tunnel sottomarini. Inoltre per rompere l’isolamento internazionale della Crimea, pertanto sarebbe importante avere un investitore estero.
Durante la votazione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul problema della Crimea la Cina si era astenuta dal voto ed era difficile capire il vero atteggiamento di Pechino verso la riunificazione della penisola con la Russia. Ora che le società cinesi stanno dimostrando il loro interesse per la costruzione del tunnel in Crimea, molti esperti dicono che la Cina è leale nei confronti della Russia. Tuttavia, il consigliere dell’Istituto di sviluppo contemporaneo, Nikita Maslennikov, crede che il progetto cinese non abbia nulla di politico.
Prima o poi la situazione in Ucraina e in Crimea sarà normalizzata, ma per le aziende, intanto, c’è il rischio di perdere il treno. Evidentemente, i cinesi non vogliono perdere l’occasione.Bruxelles preclude gli investimenti in Crimea alle società dell’UE. Quindi, per gli investitori cinesi, in Crimea, non esistono ostacoli politici o economici.
L’esperto russo dubita che sia conveniente costruire il tunnel, ma i suoi dubbi sono di natura puramente economica. Di solito un tunnel viene costruito se non è possibile costruire un ponte. Nello stretto di Kerch questo problema non esiste, per cui alla fine probabilmente sarà costruito un ponte perché costa di meno, ma ai cinesi, sottolinea l’esperto, nulla vieta di partecipare anche alla costruzione del ponte