Free Trade Areas: le proposte del Presidente Maurizio Carnevale alla tavola rotonda
I funzionari italiani e ucraini della Camera di commercio Italiana per l'Ucraina, coadiuvati dal Presidente Maurizio Carnevale, hanno partecipato dall'1 al 2 dicembre alla seconda Conferenza Internazionale sul Commercio e l'Industria a Kiev. La manifestazione riuniva rappresentanti della politica e del business ucraino, oltre ai delegati delle camere di commercio miste europee.
La missione della Camera ha avuto come obiettivi l'aggiornamento professionale dello staff a Kiev, diversi incontri con aziende locali e la partecipazione all'importante evento, a cui hanno partecipato personalità di spicco dell’economia e della politica ucraine, tra cui il Primo Ministro Volodymyr Borysovych Groysman.
L’intervento del ministro Groysman si è concentrato sullo sviluppo della produzione locale, aiutato dai fondi europei e dalla cooperazione con le Camere di Commercio Internazionali presenti sul territorio, che possono veicolare investimenti importanti per la localizzazione.
Per la realtà ucraina, lo sviluppo di distretti produttivi (cluster o parchi industriali) potrebbe rappresentare un interessante e inedito passo in avanti verso una crescita positiva dell’economia del Paese, trainata dalla piccola e media imprenditoria più che dalla grande industria tradizionale, che da sempre caratterizza l’economia ucraina.
I distretti devono essere integrati, verticalmente e orizzontalmente, magari seguendo l’esempio dell’Italia, che ha fatto della localizzazione a macchia di leopardo e della concentrazione in cluster di aziende specializzate un fattore competitivo determinante, oggetto di studio in tutto il mondo economico.
Il Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina, Maurizio Carnevale, ha parlato durante l’incontro tra i delegati e i presidenti delle camere di commercio internazionali attive in Ucraina, tenutosi presso la tavola rotonda dell'exhibition center della Camera di commercio e dell'industria Ucraina.
Il suo intervento si è articolato su quattro punti programmatici fondamentali:
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Suggerimento alle imprese ucraine: non investire in più settori e in tanti paesi disperdendo le energie commerciali su mercati diversi. E' consigliabile concentrarsi nei paesi dove i prodotti ucraini hanno maggiore successo, e tra questi la Camera si augura e lavora affinché vi sia l'Italia.
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Per le aziende che decidono di investire in Europa la Camera di commercio Italiana per l'Ucraina offre loro un finanziamento a fondo perduto del 50% nella costituzione di società e strutture commerciali e produttive.
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L'Ucraina, se vuole crescere come paese e nello sviluppo dei propri prodotti, deve investire nella formazione concreta dei giovani. In questo caso la Camera di commercio propone di accogliere nelle sue sedi, sia in Italia sia in Ucraina, figli di imprenditori o giovani volenterosi di fare impresa. Corsi di formazione imprenditoriale sono in programmazione per il 2017, impostati su tre livelli: start up, gestione d'impresa e internazionalizzazione, con particolare focus sull'imprenditoria femminile e su come richiedere fondi dagli enti europei.
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La Camera di commercio Italiana per l'Ucraina riceve molte richieste da parte di sindaci ucraini per la creazione di distretti industriali. Siamo disponibili per due motivi: il primo è che molte aziende italiane vogliono abbattere i costi esternalizzando la produzione, e l'Ucraina è una terra di enormi opportunità in questo senso. Il secondo è dato dalla forte presenza di imprese nostrane in Romania, che da quando è entrata in Europa ha visto aumentare i costi di gestione e produzione. La volontà degli imprenditori italiani è quella di trovare nuovi paesi in cui investire, e l'Ucraina, ancora una volta, è una seria candidata, a patto che i suoi imprenditori sviluppino una cultura aziendale seria e mirata agli investimenti.