Follow up panel Energia e Ambiente - RoU
Il secondo panel tecnico dell’evento Reconstruction of Ukraine si è tenuto martedì 24 ottobre alle ore 16:00 e si è incentrato sul settore Energia e Ambiente.
Il panel è stato introdotto dai Presidenti di Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina e FederCamere, organizzatori dell’evento. Il Presidente di CCIPU, Renato Walter Togni, ha sottolineato l'importanza di affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici attraverso una corretta tutela ambientale e l'adozione di pratiche eco-sostenibili. Togni ha poi ricordato la missione d’affari svoltasi a Varsavia nel febbraio 2023, durante la quale ha incontrato numerose comunità territoriali ucraine che hanno condiviso le loro necessità, anche in termini di ricostruzione energetica. Già impegnato in Parlamento sulla questione energetica e dei rifiuti, suggerisce che il know-how acquisito può essere prezioso per l'Ucraina, specialmente in vista del suo futuro ingresso nell'Unione Europea.
Il Presidente di FederCamere, Maurizio Carnevale, ha sottolineato l'importanza congiunta di energia e ambiente, basata sulla sua lunga esperienza in Ucraina: "Io ho speso molti anni della mia vita in Ucraina e vi assicuro che per quanto riguarda l'ambiente è un Paese che ha veramente delle grandi necessità, dalla potabilizzazione delle acque […] al trattamento dei rifiuti”, oltre alla necessità di raggiungere l’indipedenza energetica, ha poi aggiunto Carnevale.
Inoltre, il Presidente di FederCamere ha sottolineato le opportunità per le imprese italiane in Ucraina e l'urgenza di agire rapidamente a causa dell'intensificarsi della concorrenza: "Noi continuiamo a dire [che inizieremo] quando smetteranno di bombardare, ma lì tutti gli altri Paesi stanno già lavorando da molti mesi". Infine, ha rivolto l’invito diretto a tutte le aziende italiane di recarsi in Ucraina a collaborare il più velocemente possibile.
Gli interventi tecnici sono iniziati con Victor Bilko, Vice Capo dell’Agenzia statale per l’Efficienza Energetica e il Risparmio Energetico dell’Ucraina, il quale ha evidenziato la necessità di rivedere metodi e strategie di rinnovo e sviluppo in campo energetico e ambientale attraverso l’efficienza energetica, specialmente considerando i danni subiti durante la guerra. Inoltre, Bilko ha sottolineato l'importanza di avanzare nella generazione di energia sostenibile per garantire la sicurezza energetica, difendere il clima e affrontare i cambiamenti climatici entro il 2050.
Il Vice Capo ha successivamente descritto i vantaggi della transizione verso sistemi energetici più sostenibili e ha proposto l'utilizzo di impianti di biocarburanti come soluzione preferenziale e si è inoltre concentrato sull'importanza di sviluppare il sistema energetico per evitare blackout, annunciando azioni concrete come la preparazione di impianti coagulanti con oltre un megawatt di capacità, che lavoreranno sulla biomassa.
In conclusione al suo intervento ha ricordato che, nonostante la guerra, l'Ucraina è aperta agli investimenti e alla collaborazione internazionale e ha un grande potenziale energetico, specialmente nei progetti di bio-carburanti.
Stefano Laporta, Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è intervenuto parlando delle gravi conseguenze ambientali della guerra in corso contro l'Ucraina. "La guerra in questo momento contro l'Ucraina è evidentemente una guerra anche contro l'ambiente, che influisce sull’ambiente con la devastazione delle aree naturali, tra cui quelle forestali, e un’enorme, sia reale sia potenziale, contaminazione delle componenti di suolo, acqua e aria" ha dichiarato Laporta, sottolineando che il 44% delle terre naturali preziose in Ucraina è stato danneggiato dai combattimenti.
Laporta ha affrontato in seguito i danni indiretti della guerra, come la repentina mancanza di risorse finanziarie per la protezione delle aree protette, ora destinate a scopi bellici, e ha portato l’esempio della Polesia, un'area che si sviluppa prevalentemente tra Ucraina e Bielorussia di 18 milioni di ettari che ospita un vastissimo patrimonio di biodiversità che però, con la guerra, ha subito numerosi danni poiché sono venuti meno i sistemi di controllo e di gestione. La stessa problematica è stata subita dai giardini zoologici del Paese.
Laporta ha ritenuto inoltre fondamentale parlare di ricostruzione sostenibile, sottolineando l'impegno dell'Ispra nel contribuire alla cooperazione per la ricostruzione dell'Ucraina, focalizzandosi su monitoraggio, valutazione, team building e sviluppo di capacità. Successivamente, ha informato i partecipanti sul gruppo specifico d'interesse sull'Ucraina all'interno dell'EPA Network e l'obiettivo di esplorare il contributo possibile delle agenzie per la protezione dell'ambiente alle istituzioni ucraine. Concludendo, ha ribadito che la ricostruzione ucraina deve avvenire con criteri di sostenibilità ambientale e Ispra è pronta a offrire supporto e scambi di conoscenze.
Il Presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), Gilberto Dialuce, ha affrontato due temi in ambito ambientale.
Il primo tema riguarda la ricostruzione del sistema energetico dell'Ucraina, “che dovrà essere effettuata con l’intento di renderlo più resiliente e più protetto e rappresenterà anche un’occasione per dare un impulso alla transazione energetica del sistema ucraino con obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica”, oltre che di sviluppo economico. Dialuce durante il suo speech ha menzionato una legge adottata nel giugno 2020 in Ucraina che favorisce gli investimenti pubblici e privati nelle energie rinnovabili, evidenziando il grande potenziale del Paese nel settore dell'energia verde, compresi fotovoltaico, eolico, biometano, biocarburanti, idrogeno e altre fonti rinnovabili.
Il Presidente di ENEA ha indicato che l’Agenzia può contribuire alla progettazione e gestione di sistemi elettronici complessi per affrontare le sfide della variabilità dell'energia rinnovabile nel sistema elettrico ucraino. Ha affrontato anche il tema della sicurezza energetica, sottolineando l'importanza di soluzioni hardware e software per proteggere le reti da attacchi.
Il secondo tema affrontato da Dialuce riguarda la ricostruzione edilizia e, in relazione al supporto di ENEA, ha dichiarato: “[…] Bisogna tenere presente anche gli standard europei, quindi aiutare l’Ucraina anche in tutto il processo di adesione utilizzando i migliori standard disponibili per l’efficientamento energetico, difficile durante la fase di ricostruzione, in modo tale che si possa direttamente fare il salto verso le classi migliori, più performanti dal punto di vista dell’efficienza energetica”.
Dialuce ha concluso evidenziando il ruolo dell'energia come diritto universale e ricordando l’importanza dell'impegno collettivo per utilizzarla in modo efficiente.
Vitaliy Zaichenko, Direttore della gestione del Sistema energetico unito dell’Ucraina e capo spedizioniere dell’Ucraina, relatore per Ukrenergo, ha introdotto brevemente il contesto delle esportazioni energetiche in Ucraina, rimarcando l'importanza di esaminare la storia.
Ha iniziato il discorso con un riepilogo delle azioni svolte allo scoppio della guerra: "Subito dopo, abbiamo iniziato a parlare con i nostri partner europei per allacciare il nostro sistema energetico al loro. Dopo tre settimane, ci siamo allacciati al sistema energetico europeo". Riflettendo sulle tappe successive, ha dichiarato che l’Ucraina ha iniziato a esportare e importare energia partendo da zero.
Zaichenko ha successivamente evidenziato l'importanza della collaborazione europea: "Continuiamo a collaborare con i nostri partner europei per aumentare le tensioni e le capacità. Stiamo utilizzando gli attuali progressi per rinnovare e migliorare il sistema energetico, contribuendo alla vita con energie più sostenibili per l'Ucraina."
In seguito, ha annunciato le collaborazioni in corso: "Stiamo coinvolgendo specialisti dell’energia non solo nel nostro Paese, ma anche in Europa. Collaboriamo anche con la Romania per prospettive future." Infine, ha concluso con un invito aperto: "Tutti i partecipanti del mercato possono rivolgersi a noi, esplorare le possibilità nel nostro sistema energetico e discutere delle iniziative per l'energia verde. Sono sicuro che la nostra collaborazione offre sicurezza energetica non solo a noi, ma a tutti i Paesi europei”.
Katerina Polyakova, Direttrice dell’European-Ukranian Energy Agency, ha sottolineato l'importanza di una pianificazione meticolosa della ricostruzione, tenendo conto dei requisiti di sostenibilità dell'UE in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica. In seguito, ha parlato di un progetto congiunto con i partner dell'UE avviato dal Romania Green Building Council, incentrato sui mutui verdi al fine di promuovere il finanziamento di progetti sostenibili in Ucraina, sottolineandone l'importanza alla luce dell'imminente ricostruzione su larga scala dell'Ucraina.
La Dott.ssa Polyakova ha poi evidenziato il ruolo critico delle energie rinnovabili nella centralizzazione del sistema energetico, ribadendo la necessità di un sistema energetico solido. In conclusione, la Direttrice ha dichiarato la necessità di una forte presenza delle rinnovabili per migliorare la stabilità del sistema e promuovere le rinnovabili nelle piccole imprese e nel settore sociale.
Successivamente, è intervenuta Yulia Sabatiuk, Direttrice del Consiglio di Sorveglianza dell’Energy Efficiency Fund, la quale ha presentato il progetto per i condomini creato in termini di efficientamento energetico, evidenziando due programmi attivi dal 2019: "Energodim" (programma di sostegno all'ammodernamento energetico dei condomini) e "Rinnovare la casa" (volto a finanziare lavori di costruzione per il ripristino di edifici residenziali danneggiati dall'aggressione russa). Sabatiuk ha sottolineato l’importanza del finanziamento governativo e internazionale per questi progetti, che non solo forniscono sostegno economico ma anche tecnologico.
Sabatiuk ha menzionato i partner internazionali e il pacchetto chiamato "Light" da 2 milioni di grivnie (oltre 47 mila euro), destinato a migliorare l'efficienza energetica delle case. I programmi mirano a far ritornare gli ucraini alle proprie abitazioni, con un focus sulle strutture non danneggiate. Il progetto copre l'intera Ucraina, compresi i territori occupati.
La Direttrice ha parlato anche del programma "Casa Verde", in fase pilota, per il quale si prevede l’accettazione delle domande di 500 partecipanti, tra case private e condomini, e ha anch’esso lo scopo di sostenere iniziative volte a realizzare misure di efficienza energetica nel settore residenziale, prevedendo contributi per l’installazione di sistemi di alimentazione fotovoltaica e pompe di calore.
Oleksandr Diachenko, Vicepresidente del Consiglio Ucraino dell'Idrogeno, è intervenuto sottolineando che l'idrogeno non è solo l'energia del futuro, ma è già una realtà attuale: “Stiamo già collaborando con partner internazionali e rafforzando queste collaborazioni. Il 2 febbraio di quest'anno, l'Ucraina ha firmato un memorandum nel settore delle energie rinnovabili, stabilendo le regole di questo gioco. Vogliamo che l'Ucraina diventi il principale fornitore di idrogeno puro”.
Diachenko sottolinea la necessità di superare la dipendenza dalle fonti energetiche russe e modernizzare il sistema energetico. Aggiunge: "Il governo ucraino vuole incoraggiare le imprese europee a collaborare con noi, soprattutto nel settore energetico. Abbiamo in programma di produrre più di 220.000 litri di idrogeno, creando un mercato interno sostenuto dall'Europa per la transizione alle energie rinnovabili”.
In conclusione, sottolinea l'importanza del sostegno economico europeo per lo sviluppo dell'Ucraina.
È successivamente intervenuto Viktor Diadkovych, Presidente del Cluster "Pool Energetico" (parte della Camera di Commercio di Vinnytsia) il quale ha iniziato il suo discorso presentando la sua realtà e dichiarando che nel 2017, dopo un evento a Vinnytsia, hanno constatato che il rifornimento energetico in Ucraina era 14 volte peggiore rispetto all'Unione Europea, con perdite due volte superiori. Per affrontare questa sfida, hanno creato una piattaforma, il Cluster "Pool Energetico", per pensare e discutere questioni di efficienza energetica con target consumatori di risorse energetiche, produttori di apparecchiature, revisori energetici, istituzioni finanziarie, investitori ed esperti in campo dell’energia e dei consumi energetici.
La piattaforma ha visto la partecipazione di 700 imprese in sei anni, circa 45 aziende hanno presentato i loro prodotti e hanno fornito la piattaforma per aziende di Kiev, Lviv, Cherkasy e altre città. Diadkovych ha ricordato che a settembre 2022 hanno affrontato un attacco terroristico con danni evidenti, mentre a novembre si è verificato un blackout con conseguenze significative per il Cluster "Pool Energetico" e attualmente stanno lavorando per risolverne i danni.
Durante il suo discorso, Yuri Fomichev, Presidente dell’Associazione "Città efficienti dal punto di vista energetico dell'Ucraina" (EECU), ha parlato dei cambiamenti post-guerra dopo il 24 febbraio 2022 e dell'impegno dei militari nel liberare i territori. Ha inoltre menzionato un blackout a Slavutych risolto con impianti coagulanti e ha dichiarato di prepararsi alla stagione invernale consapevole dei continui combattimenti: "Per il futuro, dobbiamo essere sostenibili e credo che ciò sarà possibile grazie ai nostri partner. Vi invito a contattarci e presentarci i vostri progetti. Siete i benvenuti."
In seguito, Fomichev ha affrontato la minaccia degli ordigni esplosivi e la necessità dell'aiuto di partner internazionali e investitori, sottolineando il potenziale dell'Ucraina nel risparmio energetico e il ruolo chiave del settore amministrativo per un futuro energetico verde.
Infine, il Presidente ha presentato la sua associazione, composta attualmente da 98 città: "Formiamo le capacità e utilizziamo le risorse dei politici, dei sindaci e delle persone che desiderano rendere le loro città pulite, verdi e prosperose. Invito gli investitori a sostenere progetti a lungo termine per la modernizzazione energetica."
Gli interventi tecnici sono stati conclusi da Lyudmila Tsyganok, Presidente della Professional Association of Environmentalists of the World (PAEW), la quale ha partecipato in rappresentanza degli specialisti ambientali ucraini e ha sottolineato l'obiettivo di costruire un'Ucraina verde anche in tempi di guerra.
La speaker ha evidenziato le sfide incontrate dalla sua associazione e l'importanza della collaborazione nazionale e internazionale per allontanarsi dai programmi ereditati dall'Unione Sovietica e iniziare un nuovo percorso.
Tsyganok ha descritto il processo di ricostruzione in corso: “Oggi l’Ucraina è insieme alla Comunità Europea e stiamo ricostruendo passo dopo passo non solo gli edifici che sono stati distrutti per via della guerra, ma anche gli edifici che sono stati costruiti ai tempi dell’Unione Sovietica, complessi vecchi che vogliamo rinnovare”. La Presidente ha inoltre sottolineato la necessità di decidere il futuro del sistema energetico ucraino e la collaborazione con partner internazionali per valutare le risorse necessarie. “Sei milioni di persone in Ucraina sono rimaste senza acqua potabile”, ha dichiarato Tsyganok parlando delle sfide ambientali legate alla guerra che l’Ucraina si ritrova ad affrontare, come l'approvvigionamento di acqua potabile e la necessità di riparare i condotti per garantire acqua pulita ai cittadini. Successivamente, ha sottolineato l'importanza di introdurre tecnologie verdi, citando l'esperienza di paesi come Polonia e Olanda in situazioni simili.
Tsyganok ha infine evidenziato le sfide ambientali connesse alla guerra, come l'inquinamento del suolo e la gestione dei rifiuti, mettendo in luce il lavoro in atto a livello comunale, per il quale è stato introdotto un sistema di monitoraggio per semplificare le operazioni. La relatrice ha espresso la necessità di reagire immediatamente, decentralizzando il sistema energetico e affrontando l'inquinamento dell'acqua, e ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di risorse, monitoraggio, collaborazione e formazione di specialisti per affrontare le sfide ambientali.
Vanessa Russano, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina, ha chiuso il panel Energia e Ambiente ringraziando tutti i partecipanti e ricorda l'importanza della parte espositiva su B2B italia.org, invitando tutti a esplorare gli stand e a prendere appuntamenti. La Dott.ssa Russano, riconoscendo la sfida della ricostruzione fisica dell’Ucraina, specialmente durante l’inverno, ha sottolineato la necessità di collaborare tra i due Paesi, opportunità di riscatto e di condivisione del know-how dei professionisti italiani e ucraini.
La Dott.ssa Neirone ha infine concluso il panel Energia e Ambiente ricordando i prossimi appuntamenti, consultabili di seguito: