Fassino: «L’Italia resta al fianco dell’Ucraina»
Piero Fassino, deputato del Parlamento italiano con il Partito Democratico e Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, ha rilasciato un'intervista esclusiva al Kyiv Post in cui racconta delle relazioni tra Italia e Ucraina, cosa accadrà dopo le dimissioni del Primo Ministro Mario Draghi, del piano di adesione dell'Ucraina all'Unione Europea e del futuro Piano di ricostruzione del Paese.
Il deputato ha confermato la decisione dell’Italia di sostenere l’Ucraina, in linea con una «politica di governo in sintonia con i sentimenti del popolo italiano. La nostra decisione di sostenere la difesa dell'Ucraina, anche mediante l'assistenza militare, è stata sostenuta all'unanimità in Parlamento».
L'Italia ha anche sostenuto con forza la candidatura dell'Ucraina all'Unione Europea: sulla questione, Fassino ha dichiarato che «l'Unione Europea non può più prendere tempo di fronte agli sforzi compiuti dai governi dei Paesi candidati all'adesione, né tradire le aspirazioni di milioni di cittadini che vogliono far parte dell'Unione» e che ritiene necessario un acceleramento del processo di adesione dei Paesi candidati, nel rispetto delle riforme necessarie per adeguarsi agli standard europei.
Si è poi approfondito il tema dello scontro tra la lingua ufficiale, l’ucraino, e la lingua parlata ancora oggi da molti ucraini, il russo. Come ha asserito l’Onorevole, anche l'Italia ha vissuto tensioni linguistiche: dopo aver annesso l'Alto Adige (Sudtirolo) alla fine della Prima Guerra Mondiale, abitato da popolazioni di lingua tedesca, ci fu una resistenza armata separatista da parte dei sudtirolesi, che causò vittime tra le forze di sicurezza italiane.
Tuttavia, l'Italia ha riconciliato quell'area con un accordo per la tutela della lingua locale. Riconoscere l'identità di ciascuna comunità e garantirne i diritti è, dunque, il modo adeguato per evitare i conflitti e ottenere una coesistenza: «da 80 anni l'Alto Adige rappresenta un esempio positivo di convivenza che ha contribuito a rendere questa provincia una delle aree più prospere d'Italia. – ha affermato Fassino – È sicuramente un esempio di come due comunità diverse, con storie e tradizioni diverse, possano convivere senza discriminazioni e in pace».
Per quanto concerne il Piano di ricostruzione dell’Ucraina, il deputato ha garantito la presenza dell’Italia al fianco del Paese colpito: storicamente, l'Italia ha avuto legami di lunga data con l'Ucraina, tuttora solidi. Lo dimostrano il Parlamento, il Governo e la rappresentanza diplomatica a Kiev guidata dall'Ambasciatore Zazo, che fin dai primi giorni del conflitto si è adoperata per salvare tante persone coinvolte nella guerra.
In particolare, città italiane con una lunga tradizione e storia, come Genova, Trieste e Bologna, sono già gemellate rispettivamente con Odessa, Mykolaiv e Kharkiv. L'Italia dispone di molte importanti città portuali che possono contribuire alla ricostruzione dei porti e delle infrastrutture portuali di Odesa e di altre città ucraine, nonché di una grande mobilitazione per fornire assistenza umanitaria al Paese e di un legame di solidarietà tale da ospitare oltre 150.000 rifugiati ucraini.
Torino, 27 luglio 2022
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