Exploit dell’olio extravergine d’oliva: quinquennio d’oro da +70%
Negli ultimi cinque anni, le esportazioni di olio extravergine italiano nei Paesi dell’Est Europa sono aumentate del 70%, passando da 7 mila tonnellate ad oltre 12 mila; è questo il dato riferito da Assitol (Associazione Italiana dell’Industria Olearia), che a Febbraio ha pubblicato i risultati dello studio di settore 2016.
Nel triennio 2014-2016, anche l’Ucraina ha fatto registrare un’accelerazione nell’import di olio extravergine d’oliva italiano, con una richiesta capace di aumentare del 63%. Slovacchia, Lettonia, Repubblica Ceca ed Ungheria le altre principali destinazioni sul mercato dell’Est.
“Gran parte del merito di questo boom va dato ai cosiddetti nuovi italiani” queste le parole del presidente del gruppo “Olio d’oliva” di Assitol, Angelo Cremonini. “L’immigrazione in Italia fa sì che, una volta rientrate nelle rispettive terre d’origine, queste persone portino con loro molte usanze ed abitudini alimentari nostrane, come pasta, pane, caffè e, appunto, olio extravergine d’oliva”.
Cremonini ha poi lanciato un messaggio agli imprenditori italiani: “I mercati dell’Est sono quelli con il maggior tasso di crescita per i nostri prodotti: ad oggi, le quantità consumate in queste zone sono arrivate ad essere le stesse di Danimarca o Austria, mercati già strutturati che conoscono molto bene i nostri prodotti da diversi decenni”.