Energia in Italia, poco rinnovabile e di importazione
Centrati gli obiettivi del protocollo di Kyoto, restano aperte due questioni: l’energia in Italia è poco rinnovabile. E arriva quasi tutta dall’estero
Poco rinnovabile e di importazione: lo afferma Eurostat, che ha diffuso l'edizione 2016 del suo rapporto dedicato alle rinnovabili.
Eurostat conferma che, l’Italia ha centrato gli obiettivi posti dal protocollo di Kyoto, ovvero il raggiungimento della quota del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili, che viene impiegata in massima parte nei consumi domestici.
Ma degli oltre 150 milioni di tonnellate di petrolio equivalente, questa l’unità di misura utilizzata da Eurostat, consumati ogni anno nel Belpaese, due terzi arrivano ancora da petrolio e gas. Appena 23 milioni sono il frutto dell’impiego di fonti rinnovabili. Non bastasse questo, l’Italia dipende ancora in larghissima parte dalle importazioni: nel 2014 l’import energetico è sceso al 75,9% dell’intero consumo nazionale. E se è vero che la quota di energia acquistata è in costante calo negli ultimi anni, rimane il fatto che il nostro Paese dipende ancora fortemente dall’estero per scaldarsi, alimentare l’industria e far muovere le auto.