Crisi controbilanciata da forte produttività e domanda interna reattiva
Crisi controbilanciata da forte produttività e domanda interna reattiva
Le sanzioni alla Russia non colpiscono l’export dei paesi limitrofi come Ucraina, Ungheria, Romania e Repubblica ceca. Proprio in questi paesi i consumi continuano a crescere e le opportunità d’affari sono concrete.
L’idea e la soluzione per far fronte alla crisi Ucraina e alla conseguente diminuzione delle vendite “Made in Itay” in Russia, potrebbe essere quella di continuare a guardare ad Est ma con un raggio un po’ più corto. Il vantaggio di questi paesi target é che la maggior parte di essi sono anche membri UE con tutto ciò che ne consegue in termini di semplificazioni doganali e normative.
La tensione riguardo la guerra al confine ucraino e la conseguente crisi economica sicuramente ha influenzato tali paesi ma per la maggior parte di essi la recessione è acqua passata. Infatti, gli analisti degli uffici Unicredit notano che gli effetti della crisi sono controbilanciati da una forte capacità produttiva in crescita e da una domanda interna che reagisce positivamente agli stimoli in stati come Ucraina, Polonia, Romania e Repubblica Ceca. Ma la voce dell’Unicredit non è l’unica a farsi sentire, importanti società come quella di Euler Hermes, società di assicurazione crediti del gruppo Allianz, riporta che in alcuni paesi dell'Est Europa le importazioni stanno crescendo (+10%). Altrettanto in crescita sono i consumi privati, che a Est aumentano in media del 3% .