Covid-19: Ucraina divisa tra zona rossa e Sputnik V
L’emergenza sanitaria sembra non migliorare e i dati pubblicati dal Ministero della Salute ucraino e i quindicimila contagi al giorno lo confermano.
In data 24 marzo, solamente la regione di Kherson è in zona gialla. Il resto del paese si divide in livello arancione o rosso. Anche la capitale è diventata zona rossa e il sindaco ha imposto, a partire dal 20 marzo, nonostante Kiev fosse ancora in zona arancione, una quarantena rigorosa. Fino al 9 aprile, saranno aperti solo i negozi di alimentari e beni di prima necessità, oltre ad asili nido, parrucchieri solamente su appuntamento, distributori di benzina e banche.
In tutto il paese, come nel resto del mondo, si aspetta la vaccinazione di massa contro il coronavirus per poter tornare alla normalità, con l’avvio definitivo di tutti i settori economici e sociali; soprattutto di quelli che si sono dovuti fermare con l’arrivo della pandemia, un anno fa, e non si sono ancora ripresi.
L’arrivo di un numero di dosi sufficienti porterebbe in un po’ di ottimismo alla nazione che attualmente si trova a rifiutare periodicamente lo Sputnik V, strumentalizzato dalla Russia per promuovere i propri interessi, e al tempo stesso a non ricevere abbastanza aiuti da Bruxelles.