Cosa implicherà la vittoria ucraina dell’Eurovision?
L’Eurovision 2022 è stato vinto dal gruppo ucraino Kalush Orchestra con la canzone Stefania.
Secondo quanto riportato da Ukrinfom, il leader della band Oleh Psiuk ha annunciato l’organizzazione di un'asta per la vendita del premio ricevuto e poter così donare il denaro a un fondo di beneficenza per aiutare i militari e il paese assediato. Ma cosa comporta questa vittoria?
L'attuale guerra con la Russia ha amplificato il significato e la potenza del successo. Diversi artisti hanno espresso solidarietà all'Ucraina, sventolando bandiere e rilasciando brevi dichiarazioni sul palco, col fine di mantenere viva l’attenzione sul dramma in corso nel paese vincitore. Il festival si è, inoltre, aperto con un'interpretazione di “Give Peace A Chance” di John Lennon, eseguita da numerosi musicisti per le strade di Torino, a sottolineare il messaggio di unità della serata.
La vittoria dell'Ucraina solleva anche l’interrogativo su chi ospiterà l’Eurovision nel 2023. Il Presidente Zelensky ha promesso che avrebbe ospitato il concorso qualora fosse stato possibile: «Faremo del nostro meglio per ospitare un giorno i partecipanti e gli ospiti di Eurovision nella Mariupol ucraina. Libera, pacifica, ricostruita!», ha asserito in un post su Instagram.
Il messaggio di solidarietà presente a ogni serata del contest ha riconfermato il coraggio dell’Ucraina, impressionando gli spettatori all’ascolto. La Kalush Orchestra ha colto l’occasione per parlare di Mariupol e delle acciaierie Azovstal alla fine della sua esibizione, una mossa gradita ed elogiata dal pubblico online sui social.
«Questo è un passo molto importante e una vittoria per l'Ucraina. – dichiara Psiuk – Sono felice di essere riuscito a trasmettere una notizia così bella, visto che non ce ne sono molte, e posso già vedere come questo abbia incoraggiato tutto il nostro popolo. Grazie per aver sostenuto l'Ucraina. Questa vittoria è per ogni ucraino. Slava Ukraini!».
La vittoria al festival europeo ha, dunque, ribadito l’importanza di ricordare al mondo intero che la musica e la cultura ucraina esistono e resistono.
Torino, 16 maggio 2022
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