Conferenza con il Ministro dell’Economia Ucraino Dr Aivaras Abromavicius 23/02/2015 - Kiev
Il Ministro dell’Economia Ucraino, Aivaras Abromavicius, in occasione della conferenza organizzata dalla Camera di Commercio Francese, alla quale hanno partecipato anche i funzionari CCIPU, ha delineato i 5 punti chiave su cui verteranno le riforme, per far sì che il Paese esca dalla propria crisi economica e rilanci la propria crescita:
-
Privatizzazioni/liberalizzazioni: sono attualmente in corso di studio con esponenti della WB, IMF, EC e Università, ma sono già in agenda riforme volte a deregolamentare il mercato e semplificare la burocrazia locale, come ad esempio: la riduzione dell’eccesso di certificazioni, di documentazione e di procedure in campo economico (es. portare a 7 anni il minimo periodo temporale di affitto delle terre agricole demaniali) e la riduzione delle oltre 40mila regolamentazioni che alimentano il circolo vizioso della corruzione nei pubblici uffici. Inoltre, le Agenzie Statali che non osserveranno le procedure di libero mercato saranno chiuse tempestivamente;
-
Riforma del diritto societario (per le imprese): volta in particolare all’allineamento degli standard societari ucraini in merito di corporate governance con quelli Europei. Temi significativamente rilevanti sono stati la lotta drastica alla corruzione e all'incremento della trasparenza all'interno delle società o agenzie pubblico-statali, nelle quali non vi è comunicazione con lo Stato Centrale, e l’introduzione di sistemi di audit e organi di sorveglianza esterni, che diverranno obbligatori per tutte le aziende pubbliche e private;
-
Ristrutturazione del Ministero dell’Economia: allo stato attuale in consistente sovrannumero di forze lavoro e di dipartimenti distaccati, la riforma prevede un accentramento e una riduzione importante del personale;
-
Public Procurement: anche in questo caso, l’idea è quella di ridurre la corruzione e le situazioni di poca trasparenza, per questo è in programma la possibilità di attuare un sistema di “i-procumerent” sulla base di quello già utilizzato da altri Stati europei;
-
Promozione degli investimenti: i due principali problemi attualmente riscontrati per l’attrazione di capitali esteri sono il tasso di cambio e la pressione fiscale. Mentre per risolvere il primo, oltre che la stabilizzazione dell’economia e della situazione politica, esistono pochi strumenti diretti, se non quelli di politica monetaria (qualche settimane fa la BCU ha ufficializzato il passaggio al tasso di cambio fluttuante), per la seconda, interverranno le manovre citate nei precedenti punti. Nel frattempo il Governo ucraino combatterà ad esempio il fenomeno della corruzione doganale, ben conosciuto della autorità ucraine, ed altri espedienti burocratici che rallentano l’attrazione di capitali esteri.
Il programma di riforme ucraino 2015-2017 può essere immaginato come una piramide, con gli interventi del Governo a diversi livelli di priorità, ed il Ministro ha sottolineato come al vertice di tale piramide ci sia un nuovo finanziamento dell’MF per un valore di 17.5 miliardi di dollari che saranno utilizzati per la stabilizzazione delle finanze pubbliche e per alimentare le riserve della banca centrale (a seguito di notevoli perdite di valuta estera per mantenere il tasso di cambio fisso).
In conclusione, il 2015 sarà per l’economia ucraina un anno di trasformazione, volto al bilanciamento dei conti e all’attuazione delle riforme di base che, si spera, potranno iniziare a dare i propri frutti già dal prossimo anno.