Come la stampa 3D aiuta l’Ucraina
Nel fine settimana successivo all’inizio della guerra in Ucraina, gli imprenditori polacchi si sono attrezzati per inviare urgentemente le loro stampanti 3D nel paese, in modo tale da poter realizzare equipaggiamenti necessari alla difesa ucraina. Scopriamo come la stampa 3D sta aiutando il paese in questo periodo difficile.
Andrzej Burgs, fondatore e CEO della società di stampa 3D varsaviana Sygnis, ha contattato i colleghi del settore per far fronte alle necessità ucraine in termini di materiali e forniture. Le stampanti dell’azienda consentono la produzione di strumenti protettivi, lacci emostatici, periscopi e droni. «Difendere l’Ucraina contro l’invasione russa è un nostro interesse comune», ha dichiarato l’imprenditore su Forbes.
L’efficacia e l’importanza della stampa 3D risiede nella sua flessibilità e velocità, utile soprattutto durante la guerra per ridurre i tempi logistici di trasporto delle attrezzature necessarie. Difatti, molte stampanti 3D sono di piccole dimensioni e facilmente installabili nei bunker sotterranei. La tecnologia 3D permette, inoltre, la condivisione tecnologica di progetti tra più produttori e la loro realizzazione su larga scala in più sedi contemporaneamente.
Anche altri due imprenditori polacchi hanno ideato come impiegare i propri prodotti in supporto dell’Ucraina: Agnieszka Kranz, gestore dell’organizzazione no-profit TeenCrunch, ha prestato la sua capacità organizzativa per creare una rete di stampa 3D più ampia, in collaborazione con Aleks Ciszek, fondatore e CEO della startup di stampa 3D 3YourMind, e con Burgs.
I tre impresari hanno, dunque, avviato un’iniziativa denominata “Tech Against Tanks”, che in totale ha stampato più di 10.000 articoli e oggetti. Il progetto ha l’obiettivo di mobilitare i produttori di stampanti 3D in Europa e in America per ottenere il loro supporto e attivare una raccolta fondi mediante donazioni per massimizzare l’impatto.
Tuttavia, vi sono delle difficoltà nella realizzazione dell’iniziativa: le stampe 3D sono di materiale plastico, poco durevole e costose se prodotte in serie. Per questo è necessario una rete europea di appassionati ed esperti del settore: il trio ha lanciato un appello per creare rapidamente gli articoli di plastica necessari da inviare tramite il loro processo logistico.
Una volta terminata la guerra, le stampanti potrebbero essere poi utilizzate sia per addestrare una generazione di studenti interessati alla tecnologia che per aiutare la ricostruzione del paese.
Torino, 11 maggio 2022
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