Follow up Reconstruction of Ukraine

Follow up Reconstruction of Ukraine

Reconstruction of Ukraine

Reconstruction of Ukraine

FOLLOW UP RECONSTRUCTION OF UKRAINE

Si è concluso il forum bilaterale Reconstruction of Ukraine, il quale si è tenuto dal 24 al 26 ottobre 2023 in modalità completamente online.

L'evento è stato organizzato da Camera di Commercio Italiana per l'Ucraina e FederCamere, in collaborazione con l'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e l'AUC - Associazione Nazionale Comuni Ucraini, sotto l'alto patrocinio del Parlamento europeo e con il supporto di numerose istituzioni italiane e ucraine, elencate al fondo di questo report.

7 conferenze, 56 ore di fiera virtuale, diverse migliaia di presenze tra espositori e visitatori: numeri decisamente superiori a quelli previsti, tutti insieme uniti per la ricostruzione del Paese.

La conferenza di apertura di martedì 24 ottobre 2023, ore 10:30, ha dato il via alle giornate di panel settoriali e alla fiera virtuale, che si è tenuta sulla piattaforma B2BItalia.org. L’esposizione virtuale ha visto la partecipazione di oltre cento espositori, i quali sono consultabili cliccando qui e sono stati suddivisi nei padiglioni: Costruzioni e Infrastrutture, Agricoltura e Alimentazione, Energia e Ambiente, Digitale e Servizi, Sanità e Sociale, Associazioni di Volontariato, Altre organizzazioni, Istituzioni italiane, Comunità ucraine, Istituzioni ucraine.

Parte fondamentale della fiera virtuale, oltre alle aziende italiane, sono state le comunità territoriali e le istituzioni ucraine, le quali hanno tenuto incontri b2b con i visitatori al fine di approfondire la conoscenza con diverse realtà italiane e tessere rapporti per la collaborazione nella ricostruzione.

 

CONFERENZA DI APERTURA

Alla conferenza di apertura hanno partecipato numerose personalità istituzionali, i quali hanno condiviso con gli ascoltatori una panoramica della situazione ucraina aggiornata.

La Dott.ssa Giulia Neirone, responsabile ufficio stampa e relazioni esterne, ha moderato l’evento e, in apertura, ha dato la parola al Presidente On. Renato Walter Togni per i saluti iniziali.

Il Presidente Togni ha ricordato la vicinanza al popolo ucraino, nella speranza che l’incubo della guerra finisca presto, e ha presentato le attività della camera che hanno portato all’evento, partendo dal 2022 con il progetto ReBuild Ukraine, con la conferenza online ReBuild Ukraine - Italia e ReBuild Ukraine - Varsavia. Il Presidente ha informato tutti i partecipanti dei profondi legami con le municipalità ucraine conosciute a Varsavia a febbraio 2023, la cui maggioranza ha partecipato alla fiera virtuale su B2BItalia.org, e degli importanti memorandum di collaborazione firmati con loro.
Ha successivamente ringraziato i co-organizzatori dell’evento e ha sottolineato quanto le comunità territoriali abbiano chiaramente presente le necessità a livello sociale e strutturale dei loro cittadini, motivo per cui è fondamentale comunicare con loro e procedere insieme per il supporto nella ricostruzione. Si è rivolto infine alle imprese e associazioni di categoria italiane, dicendo che è necessario cercare di fare il più possibile per essere in prima fila nella partecipazione alla ricostruzione, sforzandosi di mettere in campo le alte capacità imprenditoriali e le competenze italiane, oltre alla grande empatia, in modo da creare dei risultati e far sì che il Sistema Paese si dimostri ancora di più all’altezza della situazione.

Proseguendo, è intervenuto il Presidente di FederCamere Dott. Maurizio Carnevale, il quale si è detto fiero della collaborazione con Camera di Commercio Italiana per l'Ucraina nell’organizzazione di questo evento e di precedenti collaborazioni in campo ucraino.
Ha annunciato l’avviamento di un nuovo progetto che riguarda la possibilità di collaborare con la ricostruzione dell’ucraina insieme a tutte le imprese locali presenti e delle istituzioni dei due Paesi.
Questo progetto è un’evoluzione di “Casa Italia”, programma che Camera di Commercio Italiana per l'Ucraina porta avanti da anni e che prevede l’ospitalità di aziende italiane presso le proprie sedi sul territorio. In questo caso, sarà la prima vera manifestazione fieristica permanente italiana per le aziende italiane che verrà portata avanti con alcuni istituzioni e municipalità ucraine e altre organizzazioni sia italiane che europee. Non appena cesserà la guerra, inizieranno i lavori per questo progetto.
La manifestazione permanente inizialmente riguarderà il settore delle costruzioni e dell’energia e ambiente. Le imprese italiane potranno essere sul territorio ucraino tutto l’anno, con il loro personale presente, con la possibilità di un servizio di supporto logistico e altri servizi. 

In seguito, ha preso la parola Antonio RagonesiCapo Area Sicurezza, Politiche europee e relazioni internazionali, cooperazione territoriale di ANCI, in diretta dalla 40esima assemblea annuale in corso a Genova.
Il Dott. Ragonesi ha sottolineato l’importanza di piattaforme e incontri dedicati alla ricostruzione dell’Ucraina, in particolare pensando al supporto delle città italiane nei confronti delle amiche ucraine. Difatti, sono molte le città italiane che hanno preso già contatti e firmato memorandum con le comunità ucraine, con le associazioni dei comuni e con istituzioni europee di rappresentanza.

Gli stessi ringraziamenti per l’invito all’evento sono arrivati da Oleksandr Slobozhan, Direttore Esecutivo di AUC, il quale ha ribadito l’importanza della collaborazione tra i comuni ucraini e italiani. Ha ringraziato l’Italia per il sostegno al Paese Ucraina, in particolare sia il governo che le imprese, di tutti i settori.

In seguito, si sono succedute diverse rappresentanze dei ministeri di entrambi i Paesi. Il Sen. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha dichiarato: “Il vostro evento dimostra l'attenzione del sistema industriale italiano alla fase di ricostruzione dell'Ucraina. Il Governo italiano ha garantito fin dall'inizio li pieno supporto ad ogni iniziativa volta a favorire nel breve e lungo termine la rinascita del Paese. Numerosi accordi sono stati sottoscritti tra i due Governi e molti altri tra Istituzioni pubbliche e private e controparti governative ucraine”. Inoltre, il Ministro ha ricordato che è stata raggiunta un'intesa di massima sull'assistenza tecnica per realizzare una speciale etichettatura Made in Ukraine: “Si tratterebbe di un marchio di solidarietà globale, e le nostre Amministrazioni competenti stanno lavorando per giungere a un'intesa finale, anche per svilupparlo in aderenza alle regole dell'Unione europea”.

Successivamente è intervenuta Olga Savchenko, Direttrice del Dipartimento per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Europea del Ministero dello Sviluppo delle Comunità, dei Territori e delle Infrastrutture dell’Ucraina: “Volevo sottolineare che l’Ucraina ha bisogno di tempi lunghi per la ricostruzione, anche il nostro Governo sta puntando sulla ricostruzione, ma ora guarda soprattutto ai cittadini. Noi dobbiamo creare i posti di lavoro, dare occupazione, e questo rappresenta una grande parte del nostro progetto. I danni dell’aggressione, al 24 febbraio 2023, sono 135 milioni di dollari. Abbiamo bisogno in questo momento di 411 miliardi di dollari e purtroppo le cifre crescono, quindi stiamo aspettando grandi investimenti”.

La Direttrice Savchenko ha inoltre aggiunto che l’Ucraina deve migliorare il funzionamento dei trasporti e che esistono alcuni progetti da realizzare che riguardano l’acquisto di prodotti per la ricostruzione dai Paesi internazionali con cui sono partner. “Le strade sono molto sovraccaricate, perché non funzionano né porti né aeroporti. […] Gli investimenti per la ricostruzione dell’Ucraina stanno creando posti di lavoro e stanno permettendo ai cittadini di tornare nelle loro case e vivere nel loro Paese. Siete il nostro sostegno sulla strada della nostra vittoria”.

In apertura al suo intervento, l’On. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha ricordato che, per aiutare il Governo di Kyiv in un clima di collaborazione è stato stipulato un protocollo di intesa volto a recuperare gli ecosistemi segnati dalla guerra. “I vari punti dell’accordo prendono in considerazione le realtà locali e il patrimonio naturale dell’Ucraina per ripristinare il valore una volta terminato il conflitto. […] Riferendoci agli obiettivi di sviluppo green, guardiamo al benessere delle popolazioni per quanto riguarda l’accesso all’acqua, all’energia e agli alimenti. Si intende dare impulso all’utilizzo sostenibile degli ecosistemi e alla miglior gestione delle risorse naturali. Tutto ciò tramite soluzioni a lungo termine, naturalmente. Le misure saranno rivolte ai processi produttivi, alle persone e alle istituzioni, rafforzando e coordinando gli sforzi anche per combattere i cambiamenti climatici”.
Il Ministro Pichetto Fratin ha dichiarato che tra gli obiettivi principali sono presenti la riduzione e razionalizzazione del consumo eccessivo delle risorse naturali e la promozione di stili di vita responsabili. Ha inoltre informato i partecipanti che i diversi ecosistemi dell’Ucraina ospitano il 35% della diversità biologica del nostro continente.

In seguito, è intervenuta la Ministra delle Politiche Sociali dell’Ucraina Oksana Zholnovich, che ha ringraziato ancora una volta per il sostegno all’Ucraina e ha ricordato lo stress psicologico provato da tutti i cittadini ucraini e tutti coloro che sono dovuti scappare. Per questo motivo, “il supporto dei nostri partner europei è molto importante, sappiamo che abbiamo una spalla su cui appoggiarci”.
“Stiamo già lavorando sui territori liberati: Stiamo dando sostegno ai nostri cittadini in questo momento molto difficile. Le persone sono il fondamento per la nostra ricostruzione, perché sono loro a dare la possibilità di andare avanti” ha dichiarato Zholnovich.
La Ministra ha ricordato che molte persone, anche anziane, sono rimaste sul territorio ucraino durante la guerra e hanno bisogno di sostegno. Il Ministero sta studiando nuovi servizi per i bambini, per gli anziani, per le persone con disabilità, che potranno in un domani condividere con gli altri Paesi. “Ripeto, ogni persona in Ucraina sta subendo molto stress, perciò abbiamo tutti bisogno di un sostegno psicologico. Stiamo creando anche sostegni per le famiglie, per i genitori. […] Investiamo nell’educazione della famiglia, perché sono il nostro futuro. Dobbiamo garantire a ogni bambino ucraino la possibilità di crescere nella sua stessa famiglia”.

Il successivo intervento è stato del Ministro Plenipotenziario Davide La Cecilia, Inviato speciale per la ricostruzione dell’Ucraina del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il quale ha ricordato che l’Italia avrà la presidenza del G7 nel 2024 e ha intenzione di mantenere l’Ucraina al centro dell’agenda. “Proseguiremo innanzitutto nel sostegno alla resilienza del Paese e nei confronti dei bombardamenti russi, specialmente durante questo inverno che si annuncia più difficile del precedente. Cercheremo di proteggere e rafforzare, con i partner internazionali, le infrastrutture energetiche, settore nel quale siamo impegnati con la cooperazione allo sviluppo”.
L’inviato speciale ha proseguito: “Sempre in ambito G7, stiamo preparando con gli amici ucraini il loro piano di ricostruzione nazionale che dovrà contenere un’unica visione per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese. A questo piano sarà legata una facility europea del valore di 50 miliardi di euro per i prossimi 4 anni, che darà certezza e prevedibilità ai nostri interventi. Alla concessione di tali contributi sarà legato un percorso preciso di riforme volte in particolar modo a migliorare il business environment e quindi a promuovere l’arrivo di investimenti privati nel Paese, ma anche l’accesso del Paese all’Unione europea”. Il rappresentante del MAECI ha inoltre aggiunto che l’entrata dell’Ucraina nell’Unione europea renderà più efficace il lavoro sulle riforme, sull’integrazione economico-giuridica dei due Sistemi, anche a livello di certificazione di standard industriali, rendendo così più semplice fare affari con l’Ucraina.

Successivamente, è intervenuta la Dott.ssa Barbara Bonvissuto, Capo Unità Catene globali del valore della Commissione europea, la quale ha sottolineato che l’Unione Europea e i suoi Stati membri, dall’inizio dell’aggressione russa, hanno messo a disposizione più di 80 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina e della sua popolazione, cifra che comprende assistenza economica, aiuti umanitari, aiuti militari, sostegno ai rifugiati all’interno dell’Unione europea. “Sicuramente l’Unione europea continuerà a svolgere un ruolo fondamentale all’intero della ricostruzione ucraina anche nei prossimi anni, infatti abbiamo proposto […] uno stanziamento da 50 miliardi di euro per sostenere la ripresa, la ricostruzione, la modernizzazione dell’Ucraina nel periodo 2024-2027” ha dichiarato l'esperta.
La Dott.ssa Bonvissuto ha però ricordato che il bisogno dell’Ucraina è superiore allo stanziamento possibile: “Secondo le stime più recenti, nei prossimi dieci anni ammonta a circa 400 miliardi di euro, quindi è evidente che i fondi pubblici da soli non possano essere sufficienti a garantire la ricostruzione e assicurare la competitività dell’Ucraina, e il coinvolgimento del settore privato e indispensabile. […] Stiamo facendo di tutto per incoraggiare le imprese a fare affari in Ucraina, a investire, a costruire partnership commerciali, che non solo aiuteranno a rivitalizzare il settore privato ucraino e quindi a sostenere la ripresa del Paese, ma che costituiscono anche un’opportunità importante per le aziende europee”.

La Dott.ssa Bonvissuto ha poi dichiarato che la Commissione europea sta adottando delle misure per facilitare la cooperazione commerciale tra l’Unione europea e l’Ucraina, in particolare nel quadro dell’accordo di libero scambio e nel quadro del piano d’azione prioritario per il periodo 2023-2024. Ha poi aggiunto che la Commissione europea sta lavorando su un accordo bilaterale sulla valutazione della conformità e l’accettazione dei prodotti industriali, accordo che garantirà l’integrazione di alcuni settori industriali ucraini, come quello dei macchinari nel mercato unico europeo, ancora prima della possibile adesione all’Unione europea.
Stanno inoltre aiutando l’Ucraina con l’ammodernamento del sistema degli appalti pubblici, essenziale per il miglioramento del contesto imprenditoriale, per creare posti di lavoro e attrarre investimenti stranieri.

In seguito, la Dott.ssa Neirone ha dato la parola a S.E. Pier Francesco Zazo, Ambasciatore d’Italia a Kiev, il quale ha condiviso dati aggiornati in merito alla situazione ucraina sotto gli attacchi russi. “Sul piano economico registriamo un leggero miglioramento, […] quest’anno si prevede una leggera ripresa del PIL del 2-3%. […] Questo a riprova del fatto che, nonostante le enormi difficoltà, abbiamo ancora quasi 6 milioni di rifugiati all’estero e milioni di danni alle infrastrutture, l’economia ucraina ha dimostrato una forte resilienza, in particolare nel settore bancario, pubblica amministrazione, digitale e ferroviario”.
L’Ambasciatore ha evidenziato che l’Ucraina continua a dipendere in maniera decisiva dagli aiuti internazionali ed è importante la richiesta del governo ucraino ai Paesi partner di rafforzare ulteriormente l’aiuto al sostegno al bilancio. Sono inoltre presenti grandi difficoltà nell’esportazione a causa della sospensione dell’accordo sul grano.
L’Ambasciatore Zazo ha però voluto sottolineare gli aspetti positivi: “Innanzitutto ci sono buoni progressi nell’adozione delle riforme strutturali da parte del governo ucraino. L’Ucraina ha ottenuto lo status di Paese candidato all’Unione europea e adesso sta cercando di adempiere alle 7 raccomandazioni della Commissione europea affinché possa essere dato il via libera all’avvio dei negoziati per l’entrata nell’UE. Tutto lascia prevedere che dovrebbe arrivare questo via libera, poiché negli ultimi mesi il governo ucraino ha adottato importanti riforme, in particolare nei settori volti a rafforzare il sistema giudiziario, lo stato di diritto, e ha anche adottato misure severe per arginare e combattere la corruzione. Sono stati fatti passi importanti per ridurre l’influenza negativa degli oligarchi e sono state adottate riforme nel settore dei media”. L’Ambasciatore ha ricordato che l’Ucraina presenta grandi potenzialità, in particolare nel settore agroindustriale e industria della difesa.
"L’Italia continuerà a svolgere un ruolo importante nella ricostruzione ucraina e lo dimostra anche il fatto che nel 2025 terremo questa grande conferenza”, ossia l’Ukraine Recovery Conference, annunciata precedentemente da La Cecilia, che si terrà in Italia nel 2025 con l’idea di coinvolgere fortemente il settore privato, le autorità locali e la società civile.

Dopo il discorso dell’Ambasciatore, è intervenuto l'Ing. Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, il quale ha ringraziato il Presidente On. Togni “per aver messo in piedi un’iniziativa che coglie le diverse dimensioni, gli strumenti e le opportunità per la ripresa dell’Ucraina” e ha in seguito ricordato che Unioncamere e il sistema camerale italiano hanno espresso fin da subito la propria vicinanza all’Ucraina, e con progettualità e accordi specifici tra i sistemi imprenditoriali dei due Paesi è stata confermata concretamente la suddetta vicinanza, promuovendo inoltre la conoscenza delle informazioni e l’accesso alle opportunità di intervento delle imprese italiane nel Paese.
“Confido che occasioni come quella che lanciamo oggi possano contribuire a massimizzare l’impatto della ripresa ucraina grazie al contributo delle istituzioni e delle nostre imprese, e che possano emergere preziose sinergie volte a favorire la ricostruzione dell’Ucraina" ha dichiarato il Presidente.

I saluti istituzionali si sono conclusi con la Dott.ssa Vanessa Russano, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina, la quale ha inoltre ricordato gli obiettivo di Reconstruction of Ukraine e ha ribadito che bisogna attivarsi immediatamente come richiede la comunità ucraina.
Ha poi proseguito ricordando i panel tecnici successivi alla conferenza di apertura e i loro settori, esprimendosi in particolare sulla questione digitale: “Mai come adesso i servizi digitali, le piattaforme, lo sviluppo di app di ogni genere sono al centro del dibattito sulla ricostruzione. Il mondo del digitale supporta le donazioni in trasparenza, supporta la conoscenza della realtà, la relazione tra gli Stati, tra privati e pubblici. Permette la condivisione reale di progetti e di apportarne migliorie. Permette soprattutto il coordinamento, che è la parte più difficoltosa e importante perché, per effettuare interventi finanziari efficienti, abbiamo bisogno di coordinamento tra tutte le parti”.

Ha inoltre ricordato la possibilità di partecipare attivamente durante l’evento, consultando i progetti caricati dalle comunità ucraine sulla piattaforma B2BItalia.org e i prodotti e servizi delle imprese italiane e degli altri espositori. 

Gli interventi tecnici sono stati aperti dal Direttore Generale per l’Europa orientale e il Caucaso della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Dott. Matteo Patrone, il quale ha dichiarato che “l’Ucraina è tradizionalmente uno dei mercati più importanti per la BERS. […] Nei 3 anni che hanno preceduto l’inizio del conflitto abbiamo investito 3 miliardi di euro. Abbiamo iniziato le nostre attività nel 2022 con l’idea di investire un altro miliardo in una varietà di settori sia nell’area privata che pubblica. Il 24 febbraio ha comportato ovviamente un cambio significativo del nostro approccio al Paese e abbiamo deciso di focalizzare il nostro intervento a sostegno dell’economia reale”.
La BERS ha investito 3 miliardi di euro in due anni in 4 aree di attività. La prima area è la sicurezza energetica, in cui fino ad oggi la Banca ha supportato aziende pubbliche come Ukrenergo e Naftogaz. La BERS inoltre sta lavorando alla preparazione di un pacchetto con il governo italiano per Ukrhydroenergo a seguito della distruzione della diga a Nova Kakhova.
La seconda area di intervento è quella dell’infrastruttura dei trasporti, sia su strada sia su binario, e dell’infrastruttura municipalizzata.
La terza area di intervento è la filiera dell’agribusiness. “Ovviamente l’Ucraina, essendo un Paese esportatore di materie prime nella filiera dell’agribusiness, è molto importante dal punto di vista della food security e quindi è stata un’area di priorità per noi. Serviamo questo segmento sia fornendo prestiti direttamente ad aziende della filiera, sia attraverso il sistema bancario per fornire supporto anche alle PMI. Lo facciamo supportando le banche, prendendoci sulle nostre spalle parte del rischio che loro assumono fornendo liquidità alle piccole-medie imprese”. Il Dott. Patrone ha aggiunto che non lavorano solo con aziende locali, ma anche con investitori esteri, come Nestlé che ha deciso di investire ancora nel Sistema Paese.
La quarta area di attività indicata dall’esperto è la resilienza del settore privato, dove la BERS fornisce finanziamenti sia ad aziende locali sia a investitori stranieri. “Stiamo negoziando con i nostri azionisti un aumento di capitale che ci permetterà di condurre ulteriori investimenti dal 2024 in poi. […] Continueremo a investire pesantemente in Ucraina, un miliardo e mezzo all’anno è il nostro target finché il conflitto dura, perché siamo assolutamente convinti che la ricostruzione sia già cominciata e dobbiamo supportare l’economia del Paese”.
Il Dott. Patrone ha inoltre aggiunto che la crescita del PIL ucraino è fondamentale per fornire stabilità macrofinanziaria al Sistema Paese e per creare opportunità ai cittadini ucraini che sono rimasti nel Paese.

In seguito, è intervenuto il Dott. Francesco Tilli, Senior Strategic Advisor di Simest, portando in apertura saluti del Presidente Salzano. Il Dott. Tilli ha specificato che fin dai primi anni ’90 l’Ucraina è stato un Paese in cui Simest ha investito molto, sia in termini di export di macchinari e impianti italiani, sia di insediamento di piccole e medie imprese, “un’esperienza ultratrentennale a testimonianza dell’importanza del Paese e della stretta vicinanza fra le imprese delle due realtà produttive. […] Ci stiamo muovendo per mettere a disposizione nuova finanza agevolata in favore delle imprese italiane che da ora in avanti saranno sempre più interessate e coinvolte in quello che riguarda gli interventi immediati e prospettici a supporto del tessuto industriale”.

La Dott.ssa Neirone ha poi dato la parola alla Dott.ssa Cristiana Portale, Direttrice Relazioni Istituzionali di Sace, la quale ha ricordato il ruolo di Sace, in attività da oltre 45 anni e che ha sostenuto oltre 40 mila aziende, con un portafoglio di quasi 164 miliardi, operando in oltre 200 Paesi nel mondo.
“Oggi noi siamo in grado di sostenere e di assistere le aziende in tutto il loro processo di crescita all’estero. […] Attraverso i nostri prodotti assicurativi e finanziari le aziende possono offrire ai propri buyer delle condizioni di pagamento agevolate […], ma siamo anche in grado di strutturare, attraverso lo schema del credito acquirente, dei finanziamenti che vengono assistiti dalla nostra garanzia e che consentono ai buyer di fare investimenti di medio-lungo termine e di ottenere investimenti bancari” ha dichiarato la Dott.ssa Portale.
Gli strumenti di Sace che possono essere utilizzati in Ucraina sono il credito fornitore per le operazioni di importo più contenuto, quindi a sostegno in prevalenza di piccole e medie imprese, e lo strumento del credito acquirente che invece sarà rivolto a progetti più grandi, che vedranno il Ministero delle Finanze come prenditore del finanziamento. “Noi abbiamo più volte ricordato che siamo disponibili a considerare il supporto a progetti fino a un miliardo. […] Sace è disponibile, è operativa nel Paese, ovviamente la situazione dovrà stabilizzarsi ma sicuramente saremo presenti” ha aggiunto la Dott.ssa Portale.

Successivamente è intervenuto Sergiy Tsivkach, Amministratore Delegato di UkraineInvest, il quale ha presentato la sua realtà e ha dichiarato che sono molti i settori in cui si può investire in Ucraina: “Gli investitori stranieri europei e anche italiani possono investire nel settore energetico, nel trasporto del gas e in altri campi. Noi siamo combattendo per la libertà, perciò vi invito a rivolgervi a noi, così da potervi sostenere e aiutarvi nel presentare la richiesta per gli investimenti. […] I parchi industriali ucraini sono pronti a incontrare gli investitori, che potranno avere dieci anni di guadagni sugli investimenti senza tasse”.
Il Dott. Tsivkach ha ringraziato i colleghi italiani e gli altri Paesi partner per la collaborazione e ha invitato tutti coloro che non sono ancora attivi a cooperare con l’Ucraina. “Il nostro livello di investimento adesso è pari a 6,7 miliardi di dollari e stiamo lavorando per aumentare questo numero”.

In seguito si è espresso il Dott. Tony Corradini, Direttore dell’Ufficio ICE di Kyiv, ricordando le attività di ICE e dichiarando: “Mi sembra interessante rilevare che, in merito all’ultimo dato delle esportazioni italiane verso l’Ucraina di luglio 2023, […] stiamo sostanzialmente recuperando quello che avevamo perso l’anno scorso. Il dato di luglio 2023 è quasi uguale a quello di luglio 2021, l’ultimo anno di normalità prima della guerra”.
ICE Kyiv dall’inizio del 2023 ha aperto un desk di assistenza e tutela della proprietà intellettuale e degli ostacoli al commercio (di carattere normativo) che si occupa di fornire assistenza informativa specifica su queste tematiche.
Il Dott. Corradini ha sottolineato, indirizzandosi a chi intende guardare all’Ucraina alla ricerca di opportunità commerciali o di investimenti in generale, che l’integrazione nel mercato europeo è stata avviata già nel 2017 con l’accordo di associazione e libero scambio e quindi da quel momento l’uniformazione in termini di norme e di standard, oltre che l’eliminazione di dazi, è stata progressiva ed è tuttora in corso.
Inoltre è da ricordare che “l’Ucraina è un Paese dinamico e attento all’innovazione. […] Abbiamo notato dal nostro osservatorio che molti operatori italiani, quando si approcciano al mercato ucraino ritengono che i partner ucraini siano meno attenti a certi aspetti qualitativi o innovativi, o magari pensano che il mercato ucraino sia una destinazione un po’ aperta a tutto, a una ricezione indistinta di beni, macchinari o attrezzature datate od obsolete. Non è così”.
Il Dott. Corradini ha inoltre dichiarato: “L’Ucraina è un Paese forte, dal carattere resiliente, ha già realizzato diversi programmi, per esempio di ricollegamento di molte imprese e manifatture dall’est all’ovest del Paese per mantenere una continuità nell’operatività”.
Al fine di dare altri elementi per la conoscenza del contesto ucraino, il Dott. Corradini ha aggiunto che, nonostante i danneggiamenti alle reti di distribuzione dell’energia e alle infrastrutture, i trasporti, le telecomunicazioni, il sistema bancario e in generale il sistema energetico hanno retto, a sottolineare la resilienza del Paese.
Ha voluto poi ricordare i settori principali della ricostruzione ossia l’energia, le costruzioni, le infrastrutture, la logistica, la meccanizzazione agricola, lo sminamento umanitario, tema molto importante perché un terzo del territorio è attualmente interessato dal problema delle mine, che creeranno una problematica di ripresa delle attività produttive e di reinserimento delle popolazioni. È inoltre fondamentale il tema dello smaltimento dei rifiuti, all’interno del quale bisogna considerare non solo la gestione dei rifiuti ordinari e la raccolta differenziata, ma anche tutti i danni prodotti dalla guerra, “che secondo alcuni calcoli avrebbero già superato, solo in Ucraina e solo in questo evento bellico, il totale della Seconda Guerra Mondiale in tutta Europa. […] Parliamo di macerie di infrastrutture, di manufatti residenziali, di attrezzature e veicoli sia militari che civili, che sono distrutti e abbandonati, residui di munizioni e armamenti. Queste quantità sono purtroppo in costante crescita e questo genere di rifiuti lasciati in abbandono è destinato a inquinare il suolo, l’acqua e l’aria”.

Dopo è intervenuto Ivan Synetar, Vicepresidente per la ricostruzione dell’Ucraina di ICC Ukraine, il quale ha dichiarato che l’Ucraina ha un potenziale economico molto forte ed è necessario svilupparlo. “Noi stiamo impiegando tutte le nostre forze per la collaborazione e per gli investimenti in Ucraina. Dall’inizio della guerra noi abbiamo collaborato con le municipalità territoriali e sono 1967 i comuni che hanno partecipato al nostro progetto”.
Il Dott. Synetar ha aggiunto che sono presenti strutture in Ucraina che aiuteranno gli investitori stranieri, i quali è importante coinvolgere ora e in futuro. Inoltre, l’Ucraina sta creando dei centri di riqualificazione volti a creare posti di lavoro, i quali saranno utili anche agli investitori stessi, poiché verranno forniti e sostenuti con dipendenti.
Il Vicepresidente ha dichiarato che ICC Ukraine è anche impegnata nella costruzione di case private per coloro che vogliono trasferirsi e sono inoltre pronti a dare tutte le informazioni di base per chi sceglie di collaborare con loro.

I discorsi tecnici sono stati conclusi dal Vicepresidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina Pavlo Kachur, il quale ha ricordato i danni della guerra in Ucraina, sia a livello materiale che umanitario, e ha portato i ringraziamenti dell’Ucraina all’Italia per l’organizzazione dell’evento.
“Il rinnovo dell’Ucraina non deve iniziare dopo la guerra. Noi dobbiamo capire cosa dobbiamo ricostruire immediatamente, ossia le scuole, le strade, le ferrovie. Ricostruzione che servirà anche per il ritorno dei cittadini, che potranno ritrovare le loro case. Noi dobbiamo essere uniti ed essere insieme nel periodo di ricostruzione”, ha dichiarato il Vicepresidente Kachur.

Prima di terminare la conferenza di apertura, ha preso nuovamente la parola il Presidente di FederCamere, Dott. Maurizio Carnevale, il quale ha sottolineato che l’Ucraina era già una grande opportunità prima dell’invasione russa del 2014 e lo è rimasta in tutti questi anni, ma “se aspettiamo che la situazione si normalizzi, come è successo molte volte agli imprenditori italiani, resteremo fuori dai giochi. Vi suggeriamo di prendere a cuore questa opportunità come se fosse una vera e propria missione, e in parte lo è, perché gli ucraini sono un popolo a noi molto vicino, condividiamo molto con loro, anche a livello culturale e non soltanto imprenditoriale. È giusto stare vicini a loro come loro sarebbero disposti a fare in una posizione inversa”.

La Dott.ssa Neirone ha infine concluso la conferenza di apertura ricordando i prossimi appuntamenti, consultabili di seguito.

Per leggere il follow up del panel Costruzioni e Infrastruttureclicca qui.

Durante la giornata del 24 ottobre e nelle due giornate seguenti, mercoledì 25 e giovedì 26 ottobre, si sono svolti i seguenti panel settoriali:

Tutti i panel si sono svolti con i massimi rappresentanti degli argomenti trattati, italiani, ucraini e di altre nazionalità, e sono disponibili interamente sul canale YouTube di CCIPU cliccando qui o sul nome del panel sopra.

Le conferenze dell’evento si sono concluse con il webinar Investimenti e Finanziamenti, il quale è stato indirizzato prevalentemente al pubblico ucraino composto da già imprenditori e futuri imprenditori, e ha visto come relatori numerosi rappresentanti delle più rilevanti associazioni di categoria italiane.

Reconstruction of Ukraine vuole continuare a ricordare a tutti gli imprenditori italiani che la ricostruzione è già iniziata e desidera ricordare all’Ucraina che l'Italia è al suo fianco. Slava Ukraïni!

L'evento è patrocinato da:
Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste;
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
Ministero dell'Economia e delle Finanze;
Ministero dell'Energia dell'Ucraina;
Ministero dello Sviluppo delle Comunità, dei Territori e delle Infrastrutture dell'Ucraina;
Ministero delle Politiche Sociali dell'Ucraina;
Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo;
UkraineInvest;
Confederazione dei Costruttori dell'Ucraina (CBU);
Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE);
Federazione dell'Industria Europea delle Costruzioni (FIEC);
Unioncamere;
European-Ukrainian Energy Agency;
Croce Rossa Italiana
CNA
Agenzia Statale per l'Efficienza Energetica e il Risparmio Energetico dell'Ucraina

Media partner: Logistica Management

Partner informativi:
Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana
Mayors' Club
INFBusiness
Agro Story
Volinska Gazeta
Agro Pro
AGROELITA
HoReCa-Ukraine
- Obochi ta Frukti
Property Times
UkrAgroConsult
- Aspekti Budivnitsva
- Agrarniy Tizhden Ukraina
Grain Trade
Agrolux
Softloft
Zabudovnyk