Sorpresa: in Italia torna a crescere il lavoro stagionale

Sorpresa: in Italia torna a crescere il lavoro stagionale

Nell’estate 2015 cresce in Italia il lavoro stagionale: per l’esattezza del 3,1% rispetto al periodo luglio-settembre dello scorso anno. Più occupati, segno di un’inversione di tendenza nel comparto del turismo nostrano dopo alcune stagioni di forte crisi. I settori interessati sono quelli della ristorazione, dell’intrattenimento e degli stabilimenti balneari. Su tutto il territorio nazionale, quest’anno i dipendenti sono poco più di 680 mila. Di questi il 73,4% degli addetti è di nazionalità italiana rispetto al 26,6% di stranieri. Quasi pari rispetto a quello degli uomini il numero di donne impiegate, 49,9%, a fronte di una percentuale maschile del 50,1%. Prevalgono i contratti part time (59,2%) rispetto ai full time (41,8%) mentre le professioni più gettonate sono camerieri (64%), chef (18%), barman (13%) e bagnini (5%). Le retribuzioni invece arrivano, in media, a quota 1.200 euro mensili.

«Il dato che fa riflettere - spiega al Secolo XIX Lino Enrico Stoppani, presidente nazionale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) - è che il 2015 segna per la prima volta da un po’ di tempo a questa parte una decisa inversione di tendenza rispetto agli anni passati. Stagioni che sono state indubbiamente di forte difficoltà. L’incremento occupazionale è merito soprattutto di una ripresa della domanda interna che a livello economico, per questo settore, vale circa il 60%. Questo significa che gli italiani stanno tornando a visitare le località turistiche e non sono più quasi esclusivamente i visitatori stranieri a sostenere il nostro turismo estivo». In Italia, il primo posto per numero di lavoratori stagionali, quest’anno spetta alla Lombardia con più di 100 mila occupati.

Al secondo posto si colloca il Lazio che supera quota 68 mila mentre sul terzo gradino del podio c’è il Veneto, distaccato di pochissimo dalla seconda posizione. La Liguria invece è decima: i lavoratori dipendenti nel periodo estivo 2015 sono 24.442 con un incremento del 2,4% rispetto ai mesi luglio-settembre dello scorso anno e una crescita percentuale sulla media annua del 27,9%. «Al momento - prosegue Stoppani - possiamo ritenerci soddisfatti dei numeri che abbiamo a disposizione. Anche se è bene restare con i piedi per terra: è ancora presto fare per fare previsioni a lungo termine. E dopo gli ultimi anni di forti difficoltà, per recuperare il terreno perso ci vorrà certamente del tempo».